MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

A cena con Monni. Ma Carlo "sei all’inferno?". Poesia, aneddoti e risate

Lo spettacolo-tributo, ideato da Iacopo Gori, il 17 maggio a Firenze. Undici anni dalla scomparsa dell’artista. Il grande amore per Dante.

A cena con Monni. Ma Carlo "sei all’inferno?". Poesia, aneddoti e risate

A cena con Monni. Ma Carlo "sei all’inferno?". Poesia, aneddoti e risate

"Chi ha avuto la fortuna di andare in trattoria con Carlo Monni ricorderà per sempre quelle serate. A seconda di chi gli sedeva accanto, poteva citare Dino Campana, recitare una barzelletta o mettersi a cantare. Per il pubblico, riproporremo proprio una di quelle cene. E chi si vorrà mettersi a tavola con noi, potrà farlo il 17 maggio al teatro di Rifredi". Così Iacopo Gori, giornalista del Corriere della Sera, campigiano doc, ideatore dello spettacolo-tributo Carlo Monni, sei all’Inferno?, che va in scena alle 21,30 undici anni dopo la scomparsa del grande attore e poeta di Campi Bisenzio (da lui ribattezzata Champs sur le Bisance).

Gli incassi dello spettacolo, tratto liberamente dal libretto di Franco Casaglieri Carlo Monni, Infinito e Imperfetto (Editions Gorì), andranno a favore del progetto Scuola di musica gratuita della società musicale Michelangiolo Paoli di Campi Bisenzio, la banda di Campi (anno di fondazione 1816) che ha subito danni pesanti nell’alluvione del novembre scorso. Si tratta della stessa banda dove Carlo Monni ha imparato a suonare il trombone negli anni ’60 e in cui ha suonato fino alla sua partenza per Roma.

Un viaggio tra poesia, musica, cibo, vino, suggestioni, aneddoti e risate con Valentina Banci, Massimo Grigò, Alessio Sardelli, Ettore del Bene (il Grezzo), Leonardo Briganti e Iacopo Gori. Il tutto accompagnato dalla musica della Sunrise Jazz Orchestra diretta da Stefano Rapicavoli con la voce di Sybil Smooth.

"Risuoneranno tre canzoni molto care al Monni – spiega Gori – Guarda che luna di Fred Buscaglione, La canzone dell’amore perduto di Fabrizio De Andrè, e Vivere di Beniamino Gigli. Quello che proponiamo al pubblico sul palcoscenico del Rifredi è un viaggio ideale e reale tra passato e presente seduti tutti insieme a tavola, nella trattoria Briganti di Piazza Giorgini a Firenze, davanti a un bicchiere di vino aspettando il salame coi baccelli e gli spaghettini col pomodoro piccante. E soprattutto aspettando che arrivi Carlo, con il suo sorriso indimenticabile, che in quel locale ha cenato per almeno trent’anni mescolando come nessun altro poesia e finocchiona".

"Fu proprio a una di queste cene alla trattoria Briganti – ricorda Gori - che Monni mi declamò, con struggente intensità, l’epistola XXIV che Dino Campana scrisse a Sibilla Aleramo. Da brividi, da commuoversi. È uno tra i tanti bellissimi ricordi che ho di lui. Carlo era così, recitava con la stessa intensità e autenticità sul palcoscenico di un teatro come al tavolo in trattoria quando era tra amici. In questa serata noi lo aspettiamo, lo chiamiamo, e a un certo punto, grazie a una trovata teatrale, apparirà in trasparenza, per due volte. Carlo è sempre con noi. Era una persona buonissima, e ora è sicuramente in paradiso. Il titolo Carlo Monni, sei all’Inferno? richiama invece il suo amore per Dante: declamava in un modo eccezionale i Canti dell’Inferno, in particolare quello di Ulisse". Attraverso i testi di Dante, Bukowski, Campana, Casaglieri, Frost, Henri, Monni, Verlaine e Shakespeare, lo spettacolo sarà un viaggio breve ma intenso tra infinito e imperfetto, le due condizioni esistenziali del Monni".

La serata, come hanno spiegato i promotori, vuole "restituire al pubblico almeno una piccola parte delle tante emozioni che Carlo Monni ci ha regalato"". Biglietti nel circuito BoxOffice e su Ticketone.

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