
Ugo De Vita interpreta Savonarola
Firenze, 20 settembre 2025 - Era il 23 maggio del 1498 quando Girolamo Savonarola, dopo la condanna per eresia, venne giustiziato a Firenze, in piazza della Signoria. Ed è proprio in questo stesso luogo dove il frate domenicano venne impiccato e arso sul rogo che Ugo De Vita porterà in anteprima europea il recital in un tempo ‘Savonarola’. Autore del testo che riporta in vita le parole del frate è Vincenzo Arnone, poeta e sacerdote, di cui l’attore e doppiatore De Vita da tempo è interprete di riferimento. L’arengario di Palazzo Vecchio farà da cornice all’evento che il 23 settembre andrà in scena a Firenze in prima europea intorno alle ore 19, a ingresso libero. A rendere più suggestiva l’atmosfera ci penseranno le musiche di Bach eseguite al flauto da Altea Maffei e Feyza Nur Sagliksever. De Vita ha curato anche regia e allestimento, in scena insieme a lui ci saranno il lettore Massimiliano Cardini e l’attore Maurizio Brunetti. L’allestimento è curato nei minimi particolari, dai costumi della Collezione Maestrini al trucco opera del maestro Gherardo Filistrucchi. «Indosserò un naso che ricorda l’originale di Savonarola, i costumi sono della collezione di Mina Maestrini, del Piccolo Teatro di Milano. Vincenzo Arnone mi ha donato questo suo testo rigorosamente basato su documenti storici, in cui però ha aggiunto la dimensione umana, con invenzione letteraria, delle lettere alla madre. Devo un grazie all'amministrazione comunale, in particolar modo all’assessore Giovanni Bettarini e alla sindaca Sara Funaro, entusiasti del progetto fin da subito, e a Luca Milani. Questo di Savonarola è forse l’allestimento più importante tra i miei in città». Il recital sarà replicato il 23 ottobre al Teatro Niccolini. «Ho deciso di portare in scena questo recital all’aperto, alla luce naturale del tramonto, perché la piazza è un simbolo, voglio che il pubblico possa godere di emozione che si aggiunge ad emozione. Salvo pioggia, in quel caso ripareremo in tutta probabilità in Sala d’Arme. Vorrei che questo spettacolo fosse inteso dal pubblico che mi segue come un omaggio a quella che considero la mia città di adozione, Firenze. Poi porterò questo recital in Europa: prima data dopo Firenze sarà Parigi all’Atelier Artaud». De Vita, voce tra le più importanti del nostro teatro civile, dedica questo suo nuovo lavoro, da Firenze, sua città di adozione, come appello di pace, in ricordo di “tutti i perseguitati di sempre e delle vittime innocenti delle guerre nel mondo”. “Dopo quarantacinque anni di lavoro, questa è una emozione unica - dice Ugo De Vita -. Il pubblico mi segue sempre numeroso, Firenze è una scena naturale unica al mondo, ed è un grande onore per me dare voce al Savonarola di Arnone”.
Maurizio Costanzo