MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Fiesole, Roberto Saviano in scena al Teatro Romano

Il 3 settembre con un recital tratto dal suo nuovo libro ‘Noi due ci apparteniamo’

Roberto Saviano (foto da Ansa)

Roberto Saviano (foto da Ansa)

Firenze, 2 settembre 2024 - Roberto Saviano torna in teatro e con un recital tratto dal suo nuovo libro ‘Noi due ci apparteniamo’ edito da Fuoriscena. Appuntamento il 3 settembre al teatro romano di Fiesole. Due regine del narcotraffico s’incontrano in un’asfittica prigione cilena, fra loro scoppia un amore. Uno spietato boss della camorra vaga per il mondo in cerca della giovane ragazza che gli ha spezzato il cuore. Il super boss che spende gli ultimi scampoli della sua latitanza barcamenandosi fra i ricordi e fra i letti delle sue tante amanti. Un feroce killer della ‘ndrangheta fa coming out e va a convivere con il suo compagno, scatenando le ire del clan. Cos’è il sesso per le organizzazioni mafiose? Opportunità di controllo, sopraffazione, strumento per creare nuove alleanze o per distruggerne di vecchie, stigma o vanto, esaltazione o vergogna? Con questo nuovo accecante caleidoscopio di storie, facce, racconti inconfessati, Roberto Saviano disegna un quadro preciso, spesso romantico, talvolta atroce, della criminalità organizzata alle prese con la questione più spinosa e delicata che le si possa presentare: quella del sentimento e del sesso. Dal palco Saviano accompagna lo spettatore attraverso un viaggio inedito nella vita intima del potere criminale. Non si può essere omosessuali, non si può tradire la moglie, non ci si può risposare con la vedova di un affiliato, non si può condurre una vita goduriosa in sostanza ma triste e solitaria. Se si fa questo si è immorali non se si scioglie nell'acido qualcuno. Con lo stile che lo ha reso famoso in tutto il mondo, Roberto Saviano ci trascina in una narrazione torrenziale che sgorga impetuosa già dalla prima pagina: in una serata come tante, uno dei bravi ragazzi seduti al tavolo da poker, rimasto a corto di denaro, mette sul piatto una puntata sconvolgente che lascia gli altri esterrefatti. Di capitolo in capitolo, animano le pagine personaggi epici, tragici, ma sempre profondamente umani, fotografati per la prima volta in quella dimensione privata, sessuale, amorosa, spesso lontana dagli occhi ma sempre determinante, perché costruisce o distrugge alleanze, afferma linee di potere, stabilisce la rispettabilità del boss o ne condanna l’intera stirpe. «In un placido agrumeto siciliano o in una Vela di Scampia, sulla fiorente costa laziale o in un prefabbricato alle porte di Milano, nel trambusto newyorkese, da nord a sud e da est a ovest, in ogni possibile angolo dell’universo criminale: non si scherza con l’amore, e non si scherza con il sesso. Molte delle persone di cui sto per raccontarvi l’hanno imparato a proprie spese».