YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Un consorzio per il carciofo empolese

EMPOLI Un percorso per rafforzare il nome e il pregio del carciofo empolese coinvolgendo Regione Toscana, produttori, le Condotte locali di...

EMPOLI Un percorso per rafforzare il nome e il pregio del carciofo empolese coinvolgendo Regione Toscana, produttori, le Condotte locali di...

EMPOLI Un percorso per rafforzare il nome e il pregio del carciofo empolese coinvolgendo Regione Toscana, produttori, le Condotte locali di...

EMPOLIUn percorso per rafforzare il nome e il pregio del carciofo empolese coinvolgendo Regione Toscana, produttori, le Condotte locali di Slow Food, le catene di distribuzione, ma anche le cooperative sociali interessate a sostenere l’occupazione di persone svantaggiate. Tra sogno e realtà, è questo l’obiettivo che l’amministrazione comunale intende perseguire. Un progetto che ha mosso i primi passo durante la "Sagra del Carciofo di Pozzale" dei giorni scorsi; un appuntamento con la tradizione gastronomica empolese che ha offerto lo spunto per iniziative ancora più importanti tutte dedicate a sua maestà il carciofo, ortaggio noto fin dai primi dell’800 per le caratteristiche e le peculiarità. Obiettivo futuro – già annunciato dall’assessore Nedo Mennuti (nella foto) –, valorizzare il riconoscimento dell’unicità del carciofo empolese, che già nel 2021 si è visto riconoscere dalla Regione lo status di Prodotto agroalimentare tradizionale. La produzione al momento è limitata a pochi produttori nell’Empolese Valdelsa e a livello più amatoriale. Ma ora, grazie al confronto con le associazioni di categoria, SlowFood e la cooperativa sociale Sintesi Minerva, che impiega persone disagiate nella coltivazione del carciofo, c’è una base su cui poter lavorare per il riconoscimento dell’Igp. La sfida sarà raccogliere, intanto, i produttori interessati all’iniziativa, da poter riunire in un consorzio.