
Il sindaco Daniele Vanni e. Nella Milanesi con la tessera elettorale (. foto da facebook
Mancano due giorni all’apertura delle urne: gli aventi diritto al voto avranno tempo sino alle 15 di lunedì prossimo per esprimersi in merito ai cinque quesiti referendari. E tra appelli al voto e contro-appelli all’astensione, l’attesa sale. Al pari della tensione, stando all’atto vandalico verificatosi a Certaldo e reso noto dal Pd dell’Empolese Valdesa: sono stati strappati e vandalizzati i manifesti a sostegno dei “5 Sì“ al referendum dell’8 e 9 giugno con scritte razziste e discriminatorie. "Un atto vigliacco e un preoccupante – il commento dei Dem - episodi che non ci intimidiscono, ma che ci fanno anzi capire di essere dalla parte giusta, quella della democrazia e dei diritti". Ma ci sono anche storie positive: la signora Nella Milanesi, ultracentenaria residente a Vinci, ha contattato tramite i familiari il Comune per il rinnovo della tessera elettorale. E la nuova tessera le è stata consegnata dal sindaco Daniele Vanni. "È dal ‘46, dalla prima volta che hanno fatto votare noi donne che non mi sono persa una votazione – ha detto Nella che ha 104 anni - e non volevo rinunciare proprio adesso". A quarantott’ore dalla chiamata al voto, è tempo dell’ultimo appello per formazioni politiche ed associazioni. "Il PD esorta tutti ad andare a votare – ha scritto il segretario dell’Empolese Valdelsa, Jacopo Mazzantini – Voteremo sì a tutti e cinque i quesiti: sì innanzitutto al quesito sulla cittadinanza, che uniforma l’Italia alla maggior parte dei Paesi europei.Voteremo sì anche ai quattro referendum sul lavoro: l’azione politica del Pd ha quale priorità la tutela di tutte le fragilità che caratterizzano sempre di più il lavoro". Anche tutti i sindaci degli undici Comuni dell’Unione hanno inoltre sottoscritto l’appello al voto promosso da Ali - Autonomie locali italiane. "Andrò a votare e invito tutti i cittadini a farlo, perché, comunque la si pensi, ci si può esprimere e dire la propria opinione su temi importantissimi – ha detto il sindaco empolese Alessio Mantellassi - voterò convintamente sì a tutti e cinque i quesiti,perché ritengo che diano una mano a rimettere al centro il tema della qualità dei contratti di lavoro e della cittadinanza". Anche la sezione Empolese-Valdelsa del PCI invita a votare sì a tutti e cinque i quesiti, focalizzandosi sul quarto. "Con l’abrogazione delle norme che impediscono di estendere all’impresa appaltante la responsabilità in caso di infortunio sul lavoro, tutte le ditte verrebbero rese ugualmente responsabili. Sono già 592 i morti sul lavoro nei primi cinque mesi del 2025 – la posizione del Pci - per oggi (ieri per chi legge) è prevista la costituzione della Commissione Speciale dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa chiamata a costituire un Osservatorio circondariale sugli infortuni sul lavoro". Dello stesso avviso Sinistra Italiana, che tramite il segretario dell’Empolese Valdelsa Nicola Ferraro ha invitato a votare anche i pensionati e in generale gli elettori non direttamente coinvolti dal referendum. "Gran parte dei giovani e dei lavoratori precari nei nostri Comuni si recherà alle urne, la sensazione è positiva – ha aggiunto - perché tocca questioni che sono facilmente comprensibili da chi vive quelle situazioni che i referendum intercettano". E anche CSA Intifada a Cobas, oltre alla Cgil, hanno rimarcato l’importanza di andare a votare. "E’ giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità, la posta in gioco è alta – ha chiosato il segretario generale della Cgil di Firenze, Bernardo Marasco - abbiamo di fronte un’occasione che si presenta raramente: poter cambiare concretamente le condizioni di vita e lavoro e al contempo dimostrare che la partecipazione e la democrazia restano pilastri del nostro vivere comune".