YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Nove migranti per stanza. Il sindaco visita il Cas: "Servono più risorse"

Torchia dopo il sopralluogo: "Nuovi arrivi ogni giorno. La struttura può ospitare 60 profughi ma ce ne sono più di 80. Vorrei portare questi ragazzi allo stadio. No alle tendopoli"

Il sopralluogo del sindaco Torchia nel Cas di via Limitese (Gasperini/Germogli)

Il sopralluogo del sindaco Torchia nel Cas di via Limitese (Gasperini/Germogli)

Vinci (Firenze), 23 settembre 2023 - Una visita annunciata, che ha dato modo al sindaco di toccare con mano le criticità vissute ogni giorno dal sistema di accoglienza. Giuseppe Torchia ha effettuato ieri un sopralluogo al Centro di accoglienza straordinaria di via Limitese, a Spicchio, nel Comune di Vinci. La struttura, gestita dalla onlus Differenze Culturali e Nonviolenza, ha aperto le porte al sindaco per fare il punto della situazione.

Sindaco, quanti migranti ci sono nel Cas che ha visitato?

"Attualmente in via Limitese sono ospitate più di 80 persone, in una struttura convenzionata per non oltre 60".

L’ipotesi tende è scongiurata, o per gli ospiti in eccesso è una strada percorribile se l’emergenza non rientra e la Prefettura chiederà ancora disponibilità?

"Sono assolutamente contrario alle sistemazioni nelle tendopoli: a questi ragazzi vanno garantite decorose condizioni di accoglienza. L’emergenza purtroppo non rientrerà nei prossimi mesi e neanche nei prossimi anni. Pertanto è necessario cambiare il modello impostato sui Centri di accoglienza straordinaria. Di straordinario non c’è assolutamente nulla. Nell’immediato, per scongiurare il rischio degli accampamenti è necessario che la Prefettura o meglio il Governo metta più risorse, rispetto alle poche attualmente previste, e velocizzi le procedure per l’ottenimento o per la negazione del diritto di asilo. Oggi si impiegano anche due anni prima di ottenere una risposta".

Nel Comune di Vinci quanti migranti ci sono e quanto pesa in termini di accoglienza Vinci rispetto all’Empolese Valdelsa?

"A oggi la mia città ospita oltre 100 migranti ma ci sono quotidianamente nuovi arrivi. Siamo sicuramente uno dei Comuni con più presenze della Città Metropolitana di Firenze".

Come ha trovato la struttura, gli ospiti e gli operatori?

"La struttura ha spazi adeguati e condizioni igienico sanitarie più che dignitose. Le stanze dove dormono i ragazzi accolgono dalle 6 alle 9 persone e sono dotate di bagno. La cucina e gli spazi comuni sono puliti e decorosi. Gli operatori sono professionalmente preparati".

Cosa ne pensa della questione Cpr?

"Non sono contrario ai rimpatri quando motivati da questioni penali, ma le vicende degli ultimi anni ci insegnano che, al netto della demagogia della destra, il numero dei rimpatri che si riesce a fare è molto limitato. Secondo il Governo si dovrebbero spendere centinaia di milioni di euro per una detenzione amministrativa di 18 mesi, finiti i quali le persone devono essere giustamente lasciate libere. Sarebbe meglio investire queste risorse nell’integrazione e non nella detenzione".

C’è qualche storia in particolare che l’ ha colpita?

"Le storie dei ragazzi incontrati ieri, alcuni appena maggiorenni, sono molto simili: lunghi mesi di viaggio per attraversare il deserto, passaggio dall’Algeria per arrivare in Tunisia, dove, dopo aver pagato migliaia di euro, vengono imbarcati su carrette del mare verso Lampedusa. Molti di loro conoscono l’Italia attraverso il calcio e ieri mi hanno chiesto di poter vedere la partita Empoli-Inter di domenica (domani, ndr ). Colgo l’occasione per lanciare un appello all’Empoli Calcio. Sarebbe una bella opportunità di integrazione".