ALESSANDRO PISTOLESI
Cronaca

Malore in campo, soccorsi e polemiche. “A Fucecchio abbiamo solo un’ambulanza”

La Pubblica Assistenza: "E dobbiamo provvedere anche agli altri comuni". Da un anno la Misericordia ha cessato il servizio di emergenza-urgenza. Tra i motivi dello stop la carenza di risorse economiche e di volontari

Un'ambulanza della Pubblica Assistenza (Foto di repertorio)

Fucecchio, 21 novembre 2023 – Soccorsi e polemiche. Dopo il terribile spavento per il malore accusato sabato pomeriggio dal baby calciatore del Giovani Fucecchio, fa discutere lo sfogo della madre che ha denunciato "l’arrivo dell’ambulanza dopo 40 minuti dalla prima telefonata al 118". Il figlio che si era accasciato all’improvviso per una crisi convulsiva durante la partita contro il Tau Calcio, adesso sta bene. Ma le parole della mamma fanno riflettere e aprono il dibattito sulla gestione dei soccorsi. Un tema ampio e complesso che riguarda l’organizzazione delle associazioni e tocca anche i rimborsi corrisposti dalla Regione. Ma la domanda resta: perché l’ambulanza è arrivata in quei tempi? Luigi Checchi, presidente della Pubblica Assistenza di Fucecchio, prova a dare una risposta: "A oggi a Fucecchio abbiamo solo un’ambulanza con 2/3 soccorritori a bordo: è quella della Pubblica Assistenza, che ogni giorno mette a servizio della comunità un’ambulanza di primo intervento. Sí, avete capito bene: nel nostro comune c’è solo un’ambulanza". Da più di un anno ormai la Misericordia di Fucecchio ha cessato la sua disponibilità all’emergenza continuativa e, come loro, altre associazioni del territorio. I motivi? Carenza di risorse, umane ed economiche.

Di conseguenza, l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Fucecchio viene chiamata a intervenire anche sulle emergenze dei territori vicini. "Abbiamo continuato a prestare questo servizio nonostante ogni servizio sia autofinanziato per un 60% dall’associazione stessa, visti gli attuali rimborsi – precisa Checchi –. Essendo nati per aiutare la comunità, continueremo, nonostante bilanci in negativo e grosse difficoltà". Il presidente della Pubblica Assistenza non nasconde gli ostacoli, specialmente dopo il periodo Covid: "Abbiamo avuto una grande perdita di volontari che cerchiamo sempre di reintegrare, ma con molta fatica; abbiamo servizi che prima facevano i volontari e che oggi invece sono fatti dai nostri dipendenti e questo per forza aumenta i costi. È facile capire perché alcune associazioni lascino i servizi di emergenza".

Sono tante le richieste di spiegazioni arrivate da cittadini e soci. A loro Checchi risponde che "proprio per questo nasce la percezione nella cittadinanza che le ambulanze della Pubblica non ci siano. In realtà ci sono ma sono impegnate in altre emergenze. Arriverà sempre un mezzo di soccorso, ma non per forza sarà del comune di residenza".

La questione dei rimborsi è stata oggetto di un tavolo regionale a cui hanno partecipato tutte le associazioni dell’emergenza. "Alla fine del confronto, nelle scorse settimane, è stato firmato un protocollo con la Regione per alzare gli importi – spiega Maurizio Chinaglia, coordinatore Misericordie per l’Empolese Valdelsa Valdarno – Una misura che ci darà un po’ di fiato, anche se non basta a risolvere i problemi. Al momento il nostro servizio di emergenza-urgenza viene sostituito dalla Misericordia di Empoli. Dopo le dimissioni del governatore di Fucecchio Mario Lupi stiamo cercando un nuovo governatore. E tra le prime iniziative da mettere in atto c’è sicuramente la ripresa del servizio di emergenza-urgenza".