YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Landini a Ponte a Elsa: "Noi contro le politiche degli ultimi 25 anni"

Sala gremita alla Casa del Popolo per l’incontro con il segretario generale Cgil. Eugenio Giani all’evento per sostenere le ragioni del ’sì’ ai cinque referendum . .

Da sinistra Rossano Rossi segretario generale Cgil Toscana e Maurizio Landini segretario generale. Cgil,. ospite ieri dell’incontro pubblico sulle ragioni del Sì ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza previsti l’8 e 9 giugno Gasperini

Da sinistra Rossano Rossi segretario generale Cgil Toscana e Maurizio Landini segretario generale. Cgil,. ospite ieri dell’incontro pubblico sulle ragioni del Sì ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza previsti l’8 e 9 giugno Gasperini

EMPOLISala gremita alla Casa del Popolo di Ponte a Elsa per Maurizio Landini. Il segretario generale della Cgil, è stato ospite ieri dell’incontro pubblico sulle ragioni del Sì ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza previsti l’8 e 9 giugno. Un evento che ha confermato Empoli come piazza attenta e sensibile ai temi del lavoro, dei diritti e della coesione sociale. Al centro del dibattito, precarietà lavorativa, tutele contro i licenziamenti e diritti legati alla cittadinanza. Decine di interventi, in sala i rappresentanti del sindacato, delle associazioni e delle forze politiche del centrosinistra, tanti volti del mondo del lavoro e della politica, uniti da un obiettivo comune: sostenere il sì "perché i referendum di giugno possono cambiare la vita delle persone". La campagna è entrata così nel vivo anche in Toscana, partendo proprio da Empoli, snodo attivo nella mobilitazione. Un appuntamento importante, a poco più di un mese da un voto che potrebbe segnare un cambio di rotta. Netto il messaggio lanciato da Landini. "Non attacchiamo questo o quel governo, ma le politiche degli ultimi 25 anni. Dovevano aumentare salari, investimenti e occupazione: sono aumentati solo profitti e precarietà. Quelle politiche erano sbagliate, e l’attuale governo le sta persino peggiorando". Lo ha detto il segretario generale Cgil commentando le recenti dichiarazioni di Matteo Renzi che lo aveva accusato di attaccare lui e non il governo Meloni. Landini è intervenuto anche su Meloni, colpevole di aver "liberalizzato ulteriormente i contratti a termine e di non aver affrontato il problema della cittadinanza". Quella presentata a Ponte a Elsa è una campagna "che si rivolge a tutte le forze politiche – ha proseguito Landini –. Bisogna andare casa per casa, nei luoghi di lavoro e raggiungere chi non vota più. È il momento di un grande cambiamento: una persona è davvero libera solo se ha un lavoro stabile, uno stipendio dignitoso e non rischia la vita per lavorare".Sulla stessa linea il presidente della Regione Eugenio Giani, che ha partecipato per portare il suo sostegno ai quesiti. Un vero endorsement il suo. "Nel 2025 c’è ancora troppa precarietà, troppi contratti a tempo determinato, salari insufficienti. I referendum proposti dalla Cgil sono importanti per dare stabilità e serenità alle famiglie. Anche il tema della cittadinanza va affrontato con pragmatismo: abbassare i tempi è un atto naturale, in un paese con calo demografico dove certi lavori ormai vengono rifiutati dagli italiani e svolti da chi viene da fuori". Non è rosea la faccenda sul piano locale.

Ylenia Cecchetti