CARLO BARONI
Cronaca

La crisi della conceria Pegaso Spa: "Impegno a salvare i posti di lavoro"

Tavolo convocato per lunedì 25 agosto. Nardini: "L’azienda non può disinteressarsi dei 43 dipendenti"

L’assessore Alessandra Nardini

L’assessore Alessandra Nardini

Sulla crisi della Pegaso Spa arriva l’impegno della Regione per salvare i posti di lavoro. L‘assessora al lavoro Alessandra Nardini, come aveva già annunciato nei giorni scorsi subito dopo esser stata allertata personalmente dalla sindaca di Fucecchio Emma Donnini, a cui era seguita poi formale richiesta della Filctem Cgil, ha fatto convocare un tavolo regionale (per il 25 agosto) – viene annunciato – che vedrà la partecipazione dell’Unità di crisi di Regione e del consigliere del presidente Eugenio Giani per le crisi aziendali, Valerio Fabiani.

"Al tavolo abbiamo invitato tutti i soggetti – spiega Nardini – : l’azienda, le categorie delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e la sindaca Donnini che fin da subito si è preoccupata di quanto sta accadendo nel suo territorio e nel Comprensorio del Cuoio". "Come Regione ci impegneremo con tutti gli strumenti a disposizione per salvare i 43 posti di lavoro e garantire la continuità produttiva – aggiunge Nardini –. Sappiamo bene che il settore della moda sta affrontando, da mesi e mesi, una fase di grave crisi ma questo non giustifica il comportamento dell’azienda che non può disinteressarsi delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie e non aprire un dialogo con le organizzazioni sindacali per fronteggiare questo momento di grande difficoltà".

Pegaso Spa di Ponte a Cappiano – lo ricordiamo – alla vigilia delle ferie ha formalizzato la richiesta di liquidazione giudiziale, gettando nello sconforto i dipendenti che contavano di rientrare a settembre. L’allarme è scattato quando non sono arrivati gli stipendi in banca. "Non abbiamo ricevuto un euro dopo aver lavorato: non è giusto che ci si trovi a dover fare i conti anche per prendere in caffè o per mettere benzina", è lo sfogo di Giuseppa Marcadini, uno dei 43 lavoratori dell’azienda.

Carlo Baroni