
Un momento del taglio del nastro avvenuto ieri con cittadinanza e autorità
"Un luogo pensato per accogliere, far crescere e accompagnare i più piccoli nei loro primi passi verso il futuro. Questa scuola non è soltanto un edificio: è un investimento sulla conoscenza, sulla socialità e sul benessere dei nostri figli". Il sindaco Daniele Vanni ha così commentato il taglio del nastro della nuova scuola dell’infanzia di Vinci. La nuova "Stacciaburatta" è stata inaugurata ieri alle 18 (alla presenza del governatore Eugenio Giani, del senatore Andrea Parrini e della dirigente scolastica Tamara Blasi) e le famiglie dei giovanissimi che a partire dai prossimi giorni lo frequenteranno hanno avuto modo di visitarne i locali. Si è così conclusa un’operazione da quasi tre milioni di euro, finanziata in gran parte con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che in passato è talvolta stata argomento di discussione anche in consiglio comunale. I lavori per il nuovo immobile hanno preso il via nel 2024. Ha una superficie di 990 metri quadri ed è composto da tre blocchi: un’agorà al centro per ospitare le attività motorie, il blocco a ovest capace di ricevere quattro sezioni e un totale di oltre cento bambini ed un blocco a est dedicato ai servizi generali. Dopo la demolizione del vecchio edificio e la costruzione delle nuove fondazioni, è stata eretta la nuova struttura, con il posizionamento delle pareti esterne e interne, al di sopra delle quali è stata posata la copertura, a completamento della struttura portante. Sulla copertura sono stati montati i pannelli solari.
Il primo cittadino, nel ringraziare i tecnici ed il predecessore, ha ricordato l’iter dell’opera che ha richiesto anni. "Dalla progettazione alla realizzazione c’è stato il passaggio del testimone tra tre giunte diverse, ma tutte e tre hanno sempre affermato la centralità della scuola e di questo intervento. Ringrazio l’ex sindaco Giuseppe Torchia e tutti gli assessori che si sono succeduti in questi anni: è stato un percorso lungo, a tratti tortuoso – ha chiosato Vanni – ricordo il peso della responsabilità di dover trasferire i bambini nella struttura provvisoria per i problemi strutturali della precedente, di dover spiegare alle famiglie che ci saremmo messi subito a lavorare sulla progettazione della nuova scuola, ma che la sua realizzazione avrebbe riguardato il futuro. Adesso il futuro è diventato presente".