GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

In arrivo dissuasori anti-incidenti. Per bloccare i veicoli contromano

E’ la decisione della giunta per l’innesto di via Marco Polo in via Galvani: nel 2024 morì Leonardo Gozzi

Incrocio via Galvani-via Marco Polo dove perse la vita Leonardo Gozzi di 16 anni nell’ottobre 2024. (. Foto Tommaso Gasperini/Fotocronache Germogli

Incrocio via Galvani-via Marco Polo dove perse la vita Leonardo Gozzi di 16 anni nell’ottobre 2024. (. Foto Tommaso Gasperini/Fotocronache Germogli

"Nei mesi scorsi siamo intervenuti su quell’incrocio con l’obiettivo di rendere ancor più difficoltosa la manovra "vietata" che diversi utenti mettevano in atto con i veicoli per accorciare il percorso. I riscontri per ora ottenuti in termini di miglioramento della sicurezza sono positivi. Ci auguriamo che questo provvedimento possa essere sufficiente, ma siamo pronti ad intervenire ulteriormente con azioni più incisive, qualora dovesse essere necessario".

Lo ha fatto sapere il sindaco Giovanni Campatelli, in merito alla situazione dell’incrocio tra via Galvani e via Marco Polo in coincidenza del quale lo scorso anno si verificò l’incidente stradale che portò alla morte del giovanissimo Leonardo Gozzi. Un’intersezione che i residenti avevano in precedenza già segnalato come pericolosa, in quanto diversi conducenti per non compiere l’intero giro tenderebbero a "tagliare" il percorso procedendo tuttavia controsenso (seppur per un breve tratto). Una manovra ampiamente diffusa insomma, quella che secondo quanto ricostruito a seguito del sinistro stradale dalla municipale sembrerebbe aver compiuto anche la giovane conducente del veicolo che si è scontrò con la moto del sedicenne Gozzi. Nei giorni successivi alla tragedia (e del conseguente flash mob in ricordo di Gozzi, alla quale hanno partecipato decine e decine di giovanissimi per omaggiare e piangere l’amico, ndr) Campatelli aveva effettuato insieme ai tecnici comunali ed al comandante della polizia municipale Massimo Luschi una serie di sopralluoghi e a quanto pare sarebbe stata anche l’assenza di due dissuasori (rimossi da ignoti) a rendere più agevole la "svolta vietata". Anche Lega, Fratelli d’Italia e Più Certaldo erano intervenute sull’argomento proponendo una serie di possibili soluzioni, mentre l’amministrazione aveva paventato tre ipotesi: la prima chiudere al traffico quello specifico tratto di strada, la seconda invertire il senso di marcia fra via Marco Polo e via Galvani – via Falcone e Borsellino e la terza impedire tramite l’impiego di cartelli o dissuasori l’ingresso controsenso in via Galvani da via Marco Polo. La giunta ha alla fine optato per quest’ultima azione: nelle scorse settimane sono infatti stati installati e ripristinati i dissuasori con l’obiettivo di scoraggiare ulteriormente la manovra comunque già vietata dalla cartellonistica. Con l’obiettivo di garantire la sicurezza stradale in un punto dimostratosi critico e scongiurare tragedie come quella dello scorso ottobre. Anche, se non soprattutto, nel ricordo del giovane Leonardo.

Giovanni Fiorentino