DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Autovelox, in arrivo altri ricorsi. E la minoranza tuona: "Vanno spenti"

Fa discutere la sospensione dei dispositivi decisa dal Comune. Macchiarini (Alternativa): "Scelta ingiusta"

Da una parte l’arrivo di nuovi ricorsi contro le multe, dall’altra la minoranza che chiede di spegnere gli autovelox. A scatenare il polverone è la decisione della giunta di sospendere la validazione delle sanzioni emesse dai tre dispositivi (Aurelia e provinciale Vallecchia) in attesa che sia fatta chiarezza dal governo sull’eventuale dismissione. L’avvocato fiorentino Pierfrancesco Fratini, che segue una decina di ricorsi e ha dato notizia, a febbraio, dei problemi di omologazione dell’autovelox sull’Aurelia, solleva alcuni dubbi. "Innanzitutto annuncio di essere stato contattato da altre persone, residenti in altre città – dice – in quanto vogliono fare ricorso. La sospensione, oltre ad essere un atto prudenziale, è una scelta giusta e dalla parte degli automobilisti. Dissento però sul fatto che la situazione giuridica sia ’nebulosa’: la Corte di Cassazione ha sottolineato che solo gli apparecchi omologati, e non semplicemente approvati dal ministero, sono in grado di fornire mezzi di prova rilevanti in materia di eccessi di velocità. Inoltre vediamo come si sposerà la sospensione, dato che gli autovelox resteranno in funzione, con il principio per cui il verbale che accerta la sanzione deve essere notificato entro 90 giorni dalla commessa violazione, pena la prescrizione della multa".

Il capogruppo Filippo Macchiarini (Alternativa per Pietrasanta) ritiene invece ingiusto lasciare i dispositivi in funzione, anche se sospesi: "Il nuovo codice della strada ha chiarito che solo i dispositivi omologati possono fornire prova delle violazioni. Pertanto se gli strumenti non sono in regola, vanno spenti. Tenerli accesi, registrare le infrazioni e tenersi la facoltà di emettere i verbali in futuro, è arbitrario e potenzialmente dannoso per i cittadini. Oltre a rischiare di ingolfare i contenziosi e generare una pioggia di ricorsi".

Daniele Masseglia