
Un centro islamico (Foto di repertorio)
Castelfiorentino, 6 dicembre 2023 – Era già successo nel 2010. L’associazione culturale Multietnica cambia sede e il quartiere destinato ad ospitare i nuovi locali, insorge. In quell’occasione a suscitare la polemica fu l’acquisto di un paio di fondi in via Terino e via XX Settembre a Castelfiorentino.
Ci risiamo. Ad ogni trasloco, per il centro culturale e luogo di culto islamico, si accende il dibattito. Stavolta a farsi sentire sono i residenti di via XXIV Maggio, sulla quale l’associazione avrebbe messo gli occhi.
"Un centro culturale islamico? No, grazie. Non a casa nostra. Diciamo no all’apertura di una moschea per la quale sembra si sia in attesa di un nulla osta da parte dell’amministrazione comunale". Ma le cose stanno diversamente. A smentire la notizia è il sindaco. "Ma quale nuova moschea? Un’ associazione che esiste da 30 anni – spiega Alessio Falorni – sta cercando una nuova sede, come per altro già successo in passato. È nel loro pieno diritto costituzionale farlo. Si tratta di un luogo di preghiera, dove vengono organizzati corsi di arabo, momenti di socialità per le famiglie. Cosa si aspettano che faccia, i cittadini? Che impedisca a un’associazione di trovare una nuova sede? É la parte migliore della comunità islamica, non ha mai dato problemi a nessuno. Non facciamone una questione di razzismo".
I residenti di via XXIV Maggio (una trentina di famiglie), intanto, si sono uniti per ribadire la propria posizione. "Nessuna discriminazione verso la cultura islamica – si sfogano – ma si tratta comunque di una religione diversa e di uno spazio di circa 300 metri quadrati dove andranno a riunirsi moltissime persone provenienti anche da fuori zona".
Mentre i residenti pensano a costituire un comitato ed intraprendere una raccolta firme, anche per un discorso di disturbo della quiete pubblica, la Lega porta la questione nel prossimo Consiglio Comunale.
«Le parole del sindaco non rassicurano – commenta il capogruppo di opposizione Susi Giglioli – Tale operazione comprometterebbe ulteriormente l’identità del paese. Trovare un’altra collocazione al di fuori del centro storico e delle aree residenziali sarebbe una dimostrazione di rispetto culturale reciproco. Mi sarei aspettata, da parte di Falorni, una maggiore interlocuzione con la comunità islamica visto che nel 2017 fu organizzato un evento sull’Islam al teatro proprio per avviare un dialogo con il territorio".