Danni al centro islamico Petardo nella notte Spaccata la porta "Ma qui siamo integrati"

Il presidente dell’associazione ha scoperto l’atto vandalico ieri mattina "Siamo ben inseriti fin dal 2015, con i vicini prendiamo il caffè insieme". La moschea è frequentata da una cinquantina di fedeli della Valdisieve.

Danni al centro islamico  Petardo nella notte  Spaccata la porta  "Ma  qui siamo integrati"

Danni al centro islamico Petardo nella notte Spaccata la porta "Ma qui siamo integrati"

di Stefano Brogioni

FIRENZE

I fedeli del centro islamico di Pontassieve avevano chiuso la loro moschea intorno alle nove, venerdì sera. E tutto era tranquillo. Ma ieri mattina, il presidente dell’associazione "Valdisieve", Nahli Abdelfattah, passando da via Palagi per andare a lavorare, ha notato un grosso buco nella vetrata della porta d’ingresso, ed è corso ad avvertire i carabinieri.

Qualcuno, nella nottata, quando dentro la sede dell’associazione non c’era più nessuno, ha danneggiato la vetrata, probabilmente facendo esplodere un petardo, come raccontano le schegge e uno stipite annerito. Ad ogni modo, i carabinieri della compagnia di Pontassieve, guidati dal tenente colonnello Giancarlo Caporaso, sono intervenuti insieme agli artificieri del comando provinciale di Firenze "per le attività di sopralluogo e repertamento", informa una nota dell’Arma. Sono in corso indagini da parte del nucleo operativo della compagnia di Pontassieve: cosa si nasconde dietro questo gesto?

"Sembra una ragazzata", dice il presidente Abdelfattah, ripercorrendo la storia di questa luogo di preghiera che sembra essersi inserito subito bene nel tessuto sociale del capoluogo della Valdisieve.

"Siamo arrivati qui nel 2015, e non ci sono mai stati problemi. Con i nostri vicini andiamo a prendere il caffè insieme, mai niente da dire", aggiunge il presidente dell’associazione. Solidarietà alla comunità locale è stata espressa anche dal sindaco di Pontassieve, Monica Marini.

Circa una cinquantina di musulmani frequentano costantemente la moschea di via Palagi. Oltre che da Pontassieve, arrivano da Pelago, dalla Rufina, da Dicomano. E anche dalle Sieci e da Compiobbi.

Quando arriva il ramadan, lo spazio di via Palagi non basta più e la comunità di fedeli si sposta nella piazza dei Villini. Ma anche l’afflusso maggiore di fedeli, assicura ancora il presidente Nahli Abdelfattah, non ha mai creato frizioni. Ma gli inquirenti vogliono andare a fondo, perché l’episodio, seppur il danno è stato di lieve entità, potrebbe essere spia di qualcos’altro.

A Firenze, ad esempio, la partita della moschea è ancora aperta. Lo sfratto dal garage di Borgo Allegri è stato congelato in attesa di una soluzione definitiva per l’intera comunità islamica, soluzione che l’imam Izzedin Elzir sta cercando quasi quotidianamente per dare ai suoi fedeli una collocazione dignitosa e al tempo stesso condivisa con la città.

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