ANTONIO MANNORI
Cronaca

Campione del mondo. Matteoli stella su pista. Festa al circolo del nonno

Il 17enne di Castelfiorentino ha conquistato l’oro nell’inseguimento a squadre. Al Circolo “Il Bastione“ hanno seguito la gara in diretta per poi brindare al successo.

Francesco Matteoli (il secondo da sinistra) oro nell’inseguimento a squadre

Francesco Matteoli (il secondo da sinistra) oro nell’inseguimento a squadre

di Antonio MannoriCASTELFIORENTINOFrancesco Matteoli è l’ultima promessa in campo ciclistico della Valdelsa e di Castelfiorentino, comune di poco più di 17mila abitanti che in sella tra i professionisti in attività vanta ben due atleti: Alberto Bettiol e Kristian Sbaragli. A metà luglio Matteoli si era laureato campione europeo in Portogallo e giovedì sera si è addirittura superato diventando campione del Mondo, titolo conquistato in Olanda, in entrambe le occasioni con il quartetto azzurro dell’inseguimento. Un oro e una maglia iridata che hanno fatto esplodere di gioia quella ventina di persone che via internet hanno seguito la prova al Circolo Arci “Il Bastione“, il ritrovo per antonomasia del ciclismo di Castello, presieduto dal nonno del neo iridato, Silvano Matteoli. "Mio nipote è un giovane con la testa sulle spalle, serio – dice il nonno orgoglioso – Appassionato della bici, che condivide con un bel gruppo di amici ed ora ha anche una ragazzina. Europeo e mondiale sono due traguardi di prestigio, ma non è ancora maggiorenne lo sarà il prossimo 21 settembre. Il primo a sapere che la carriera è ancora lunga è proprio lui, ma la strada intrapresa è quella giusta".

Il neo iridato raggiunto al telefono racconta al caldo l’emozione di un oro al collo. I suoi impegni in Olanda sono finiti, adesso potrà farà il tifo per gli altri azzurri. "Il risultato ottenuto – spiega – è stato sudato, da tanti mesi mi preparavo sperando di poter arrivare a questo livello. Sapevamo le difficoltà, conoscevamo gli avversari inglesi, ma in finale è andato tutto bene ed ora sono felicissimo". A Castelfiorentino c’è entusiasmo, per il ciclismo capita spesso con i campioni che ha avuto. "Nonno Silvano lo devo sentire, e poi nonna Rita ed i miei genitori. La medaglia d’oro e questa maglia la dedico a tutti coloro che mi sono stati sempre vicini che mi hanno accompagnato in pista per gli allenamenti praticamente tutte le settimane anche in inverno". Francesco Matteoli, dopo aver militato nelle categorie giovanili in società toscane, adesso è tesserato per una società lombarda. "Nulla contro quelle toscane, ma ho scelto a suo tempo una società con altri atleti che praticano l’attività su pista, i cui dirigenti credono in questa specialità. Questo risultato conferma la bontà della scelta che ho fatto". Sport e scuola (è iscritto all’indirizzo Tecnico Agrario): al momento non è facile conciliare tutto. "Purtroppo – ammette – ha dovuto fare tante assenze per potermi allenare costantemente. Vedrò se scegliere una scuola pubblica oppure continuare con una privata". La pista, rispetto alla strada, è stata una scelta naturale. "Fin da giovanissimo ho ottenuto successi e mi sono convinto anno dopo anno, che potevo sempre migliorare. A piccoli passi sono cresciuto fino ad arrivare a questo livello con i consigli della mia società, e quelli dei tecnici della Nazionale Azzurra".

Per Matteoli questa è davvero un’estate magica, con due vittorie da incorniciare. "A parte la soddisfazione è una spinta importante per il futuro per cercare di fare sempre meglio". Il 7 settembre ci sarà a Castelfiorentino una gara juniores. Ma Matteoli, ragazzo serio, non fa fughe in avanti. "Devo sentire prima di tutto la mia società GB Team Pool Cantù e quali sono i programmi per il resto della stagione". Al Bastione, inutile dirlo, tutti lo aspettano per festeggiarlo, come merita di essere omaggiato un campione del mondo.