Taglio del cuneo fiscale, ecco come aumenteranno gli stipendi da luglio

Le simulazioni di Altroconsumo: da 41 a 61 euro netti in più in busta paga

Una busta paga (Ansa)

Una busta paga (Ansa)

Firenze, 8 maggio 2023 – Con il decreto Lavoro aumentano gli sconti sui contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti che possiedono un reddito lordo annuo fino a 35 mila euro. La riduzione partirà dal 1° luglio 2023 e durerà fino a fine anno. Non varrà sulla tredicesima e non ha effetto per il calcolo delle prestazioni pensionistiche.

I lavoratori con reddito fino a 35mila avranno una riduzione che salirà dall'attuale 2% al 6%, mentre chi ha un reddito fino a 25mila avrà uno sconto che salirà dall'attuale 3 al 7%. Altroconsumo ha fatto delle simulazioni per calcolare quanto, in cifre, saliranno gli stipendi, precisando che per capire come cambiano da luglio si deve partire dal lordo previdenziale, ovvero lo stipendio pieno e su cui vengono calcolati i contributi. Da quanto viene corrisposto dal datore di lavoro bisogna infatti togliere prima i contributi previdenziali (che, senza sconti, ammontano a 9,49% dell'imponibile previdenziale) e sul netto a questo punto si applicano le imposte (Irpef, addizionali regionale e comunale) e le detrazioni da lavoro, così da ottenere il netto in busta paga. Secondo questi calcoli, gli aumenti oscilleranno dai 41 ai 61 euro in più in busta paga.

Stipendi fino a 25mila euro: taglio del 7%

L’esonero contributivo spetta a tutti i lavoratori dipendenti, esclusi i lavoratori domestici, che abbiano una retribuzione mensile inferiore a 1.923 euro lordi, parametrata su 13 mensilità. Lo sconto sui contributi del 7% viene applicato per il secondo semestre 2023.

Con stipendio lordo annuo di 10mila euro, la retribuzione mensile salirà a luglio da 698 a 722 euro, con un aumento di 24 euro. Su uno stipendio da 15mila euro, l'incremento sarà di 36 euro. Avranno 41 euro al mese in più chi percepisce uno stipendio da 20mila euro e di 51 euro per chi arriva a 25mila euro l'anno.

Stipendi fino a 35mila euro: taglio del 6%

Anche questo esonero contributivo spetta a tutti i lavoratori dipendenti, esclusi i lavoratori domestici, che abbiano una retribuzione mensile inferiore a 2.692 euro lordi, parametrata su 13 mensilità e lo sconto sui contributi del 7% viene applicato anche in questo caso per il secondo semestre 2023. In cifre, gli aumenti di stipendio sono in questo caso più consistenti. Su uno stipendio lordo annuo da 30mila o 35mila euro, l'incremento mensile sarà di 61 euro, mentre chi supera questa soglia non riceverà nessun aumento.