Superbonus, ecco tutte le novità del decreto Crediti

Dai sei mesi in più per ottenere il 110% alla possibilità per le banche di compensare i crediti con i titoli di Stato: cosa c’è da sapere

Firenze, 8 aprile 2023 - Dopo il via libera da parte del Senato, il decreto Crediti dovrà essere convertito in legge entro il 17 aprile. Tante le novità che interessano famiglie e imprese che hanno fatto e faranno ricorso al superbonus e agli altri bonus edilizi. Ecco le principali.

Villette

E' stato prorogato al 30 settembre 2023 il termine per accedere al superbonus 110 per i proprietari delle unità unifamiliari che abbiano iniziato i lavori lo scorso anno e che alla data del 30 settembre 2022 ne abbiano ultimati almeno il 30%.

Cessione del credito

Un'altra proroga riguarda la comunicazione di cessione dei crediti maturati nel 2022 che deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate. Il termine è infatti slittato dal 31 marzo al 30 novembre 2023. Attenzione, però: bisogna ricorrere alla cosiddetta remissione in bonis e dunque deve essere pagata una sanzione di 250 euro

Detrazioni

Prima del decreto, chi aveva fatto ricorso al superbonus poteva portare a compensazione dell'Irpef i crediti maturati in dichiarazione dei redditi, ma spalmati fino ad un massimo di quattro anni. Un problema per i cosiddetti incapienti, ovvero per coloro che non hanno abbastanza Irpef per compensare i crediti, che avrebbero perso almeno una parte del bonus. Ora è possibile, anche per il superbonus, detrarre in dieci anni i crediti accumulati, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2024.

Sconto in fattura

Per i lavori successivi al 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del decreto, c'è lo stop alle cessioni e agli sconti in fattura, con alcune eccezioni. Per i lavori in edilizia libera, come l'installazione di caldaie o la sostituzione di infissi, è possibile accedere alla cessione dei crediti o allo sconto in fattura anche se i lavori non sono ancora iniziati, purché si dimostri - per esempio presentando la ricevuta di un acconto già pagato - che ci sia un accordo tra cliente e fornitore stipulato entro il 16 febbraio 2023. In assenza di un acconto, dovrà essere provata l’esistenza dell’accordo con la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Sono inoltre esclusi dallo stop alle cessioni i bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, i sismabonus per danni da terremoti o per l'alluvione delle Marche, i lavori fatti per case popolari e quelli per la riqualificazione urbana.

Compensazione

Banche e assicurazioni che hanno esaurito la capienza potranno utilizzare i crediti del superbonus sottoscrivendo Btp, buoni del tesoro poliennali. La scadenza dei buoni dovrà essere almeno a dieci anni e a partire dall’anno 2028.