Superbonus 110, Confedilizia Toscana: 'Irrisolto il blocco della cessione dei crediti'

L'agevolazione, ora al 90%, potrebbe ancora subire modifiche. Ecco quali

Superbonus 100%

Superbonus 100%

Firenze, 2 dicembre 2022 – Sono in arrivo nuove modifiche al Superbonus. Dopo le novità introdotte dal decreto Aiuti quater, lo stesso partito di maggioranza, Fratelli d'Italia, ha presentato due emendamenti che chiedono alcuni cambiamenti alla normativa. Nel primo si propone che venga posticipato dal 25 novembre al 31 dicembre 2022 il termine per depositare le Cilas, le comunicazioni di inizio lavori. Nel secondo emendamento si chiede invece che i crediti d'imposta già maturati vengano sbloccati, come hanno chiesto anche Abi e Ance, attraverso gli F24. Confedilzia Toscana, che rappresenta i proprietari di immobili, chiede che si intervenga, perché le novità già introdotte con il decreto Aiuti quater “non risolvono i problemi esistenti, tra cui la questione dei crediti incagliati per i lavori del Superbonus 110% e sismabonus e la paralisi delle opere edilizie nel settore immobiliare.

Nella foto Barbara Gambini

Barbara Gambini
Barbara Gambini

Cosa prevede il decreto Aiuti quater Con il decreto Aiuti quater è stata ridotta al 90% la detrazione per gli interventi effettuati nell’anno 2023 dai condomini e dalle persone fisiche e la proroga al 31 marzo 2023 della disciplina del Superbonus 110 per gli interventi effettuati sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti a condizione che al 30 settembre 2022 siano stati realizzati almeno il 30% dei lavori. Per i lavori in queste unità immobiliari avviati a partire dall gennaio 2023 si prevede la detrazione al 90%.

La proroga della presentazione della Cilas al 31 dicembre 2022 Il decreto Aiuti quater ha stabilito al 25 novembre 2022 la scadenza per la presentazione della Cilas, la comunicazione di inizio lavori, quale condizione per fruire ancora del Superbonus. Su quest’ultimo punto Confedilizia chiede però una proroga al 31 dicembre 2022 (e lo chiede anche l'emendamento del partito di maggioranza).

Il blocco della cessione dei crediti, "problema irrisolto" “Il problema irrisolto da troppo tempo – afferma Barbara Gambini, presidente di Confedilizia Toscana – è quello del blocco delle cessioni e della gran quantità di crediti incagliati, cioè non cedibili: manca liquidità alle ditte, i cantieri si fermano, i lavori si bloccano, le ditte rischiano il fallimento e i proprietari non vedono l’ultimazione dei lavori con gravissime ripercussioni economiche e fiscali”. “Per questo chiediamo di sbloccare i crediti fermi presso gli intermediari, anche ipotizzando forme di coinvolgimento diretto dello Stato, anche se limitate a questa fase transitoria”, sottolinea la presidente, che conclude: “E' necessario un riordino dell’intera materia del sostegno agli interventi volti alla riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare, prevedendo misure differenti di detrazione, che siano incentivanti degli interventi di miglioramento sismico e di efficientamento energetico, con previsioni stabili nel tempo”.