MONICA PIERACCINI
Economia

Smart working, come (e dove) trovare gli alloggi adatti al lavoro da remoto

Cresce il numero dei nomadi digitali. In Toscana è Arezzo la destinazione migliore. Seguono Prato e Firenze

Smart working, cresce il numero dei nomadi digitali (Foto Ansa)

Smart working, cresce il numero dei nomadi digitali (Foto Ansa)

Firenze, 22 luglio 2023 – Lavorare da remoto dalla spiaggia di un Paese esotico, da un borgo disperso nella campagna toscana o dai pub o dai locali di una delle tante città europee ed extraeuropee - da Londra a Miami – che forniscono connessioni wifi potenti e gratuite. Oggi si può e lo fanno sempre più lavoratori, come si evidenzia nella ricerca condotta da https://www.casinoitaliani.it/. Programmatori di software, manager, specialisti in social media e comunicazione diventano sempre più spesso nomadi digitali. Lo è diventato, da anni, il montecatinese Christian Cannata, che continua a girare il mondo con il suo inseparabile computer portatile.

Come trovare l’alloggio più adatto allo smart working

Oggi è è più facile trovare strutture ricettive, ma anche camere in affitto, che consentono di stare nello stesso posto diverse settimane senza spendere un patrimonio. Basta andare su Airbnb per trovare soluzioni di questo tipo, ma sono nate anche app e portali più specifici, che consentono di ricercare i posti più adatti allo smart working. C’è per esempio daybreakhotels.com, che raccoglie le proposte degli alberghi per lavorare da remoto. Volendo si può prenotare la camera solo per le ore diurne e utilizzarla come ufficio. Ovviamente viene garantita la connessione wifi, compresa nel prezzo. Una soluzione di questo tipo la propone ad esempio l'hotel The Frame in via Panzani a Firenze. Ma basta scegliere come destinazione una delle capitali europee, quali Londra, per avere poi l’imbarazzo della scelta. Tramite altri portali, come agriturismo.it, è possibile ricercare i luoghi rurali più adatti per lavorare da remoto, come l'agriturismo Fontelisa a Magliano in Toscana, a due passi dal parco dell'Uccellina, o Borgo del Sole a San Romano in Garfagnana. D'altra parte, sempre più giovani, ma non solo, decidono di diventare nomadi digitali. Lo confermano delle recenti indagini a livello nazionale, secondo cui il 10 per cento degli italiani ha già adottato questo stile di vita e il 64 per cento è attratto dall'idea di adottarlo.

Le destinazioni migliori per lavorare da remoto in Toscana

Secondo una ricerca di Casino Italiani, la migliore città della Toscana per i nomadi digitali è Arezzo, con un punteggio di 4,84/10, seguita da Prato con non molta differenza di punteggio (4,68/10). Ad Arezzo, la velocità media di download di internet è di 100,85 megabyte al secondo (mbps), più lenta del 29 per cento rispetto al capoluogo toscano, Firenze (143,37 mbps), che si posiziona terzo nella regione. La città di Arezzo ha però i prezzi di affitto più convenienti in Toscana, con un costo medio di 7,84 euro al metro quadrato, 58 per cento più economico rispetto a Firenze. Siena è quarta: si tratta della città con il tasso di criminalità più basso in Toscana, con 2.649 crimini segnalati per 100mila persone, mentre Firenze registra il tasso di criminalità più alto in regione e il quarto più alto del paese (5.437 per 100mila persone). Dopo Siena, tra le destinazioni migliori per i nomadi digitali, troviamo Livorno, quindi Grosseto, Pisa, Pistoia e Lucca. Massa Carrara ha invece ottenuto il punteggio più basso tra tutte le province della Toscana (2,03/10) e si è posizionata come la seconda peggiore città del paese per i nomadi digitali. Nessuno dei capoluoghi di provincia toscani rientra però nella top ten delle destinazioni italiane migliori per i nomadi digitali. La prima è Cremona, sia per gli affitti convenienti, sia perché ha uno dei tassi di criminalità più bassi d'Italia.