Risorse per la ricerca. Quasi 900 domande

878 domande presentate da imprese toscane per i bandi ricerca e sviluppo, con richiesta di oltre 114 milioni di euro. Obiettivo: tecnologie avanzate per transizione ecologica e cooperazione tra imprese e ricerca. Iniziative nel Programma regionale Fesr 2021-27 per rafforzare investimenti e sinergie pubblico-privato.

Sono in tutto 878 le domande presentate dalle imprese toscane per accedere alle risorse dei due bandi ricerca e sviluppo aperti lo scorso gennaio, per un contributo totale richiesto che supera i 114 milioni e mezzo di euro. Gli avvisi pubblici rientrano nel Programma regionale Fesr 2021-27 e puntano, spiega la Regione Toscana in una nota, "a rafforzare gli investimenti del sistema imprenditoriale toscano attraverso l’introduzione di tecnologie avanzate per favorire la transizione ecologica e la cooperazione tra piccole, medie e grandi imprese e organismi di ricerca anche in forma aggregata". Per il primo bando, rivolto alle grandi imprese in cooperazione con almeno tre Mpmi, le domande totali sono state 156 per un contributo richiesto di 25,4 milioni di euro. Per il secondo, dedicato alle Mpmi e alle Midcap singole o in cooperazione tra loro (minimo tre Mpmi), le domande sono 722 per oltre 89 milioni di euro. I due bandi, si ricorda, "consentivano la partecipazione in partenariato con organismi di ricerca, l’aiuto è nella forma della sovvenzione in conto capitale per coprire una percentuale delle spese sostenute dalle imprese, o in conto capitale per l’abbattimento degli interessi. I due bandi si inseriscono nell’ambito di Giovanisì. Il gestore è Sviluppo Toscana che lavorerà adesso all’approvazione delle graduatorie".

Il governatore Eugenio Giani ha spiegato che la risposta delle imprese "mette in risalto la notevole dinamicità di tutti i settori produttivi e la grande capacità del tessuto economico di realizzare collaborazioni col sistema pubblico". "Un risultato importante che evidenzia la grande sinergia che si è creata tra pubblico e privato, con il coinvolgimento di università e centri di ricerca", ha sottolineato l’assessore Leonardo Marras .