Mutui variabili, rate alle stelle. Ecco quando conviene estinguere il mutuo

I consigli dell'esperto di Altroconsumo: “Sospendere le rate è l’ultima ratio”

Mutuo a tasso variabile, rate alle stelle: cosa fare?

Mutuo a tasso variabile, rate alle stelle: cosa fare?

Firenze, 18 maggio 2023 – Le rate dei mutui variabili sono aumentate del 50% e ancora non si vede la fine. L'inflazione infatti è ancora alta e ci vorrà del tempo per ritornare a una condizione di 'normalità', con l’inflazione al 2,5%. Anche se sono poche, ci sono famiglie che sono rimaste 'impantanate' in un mutuo a tasso variabile che sta mettendo a dura prova i conti domestici. Una soluzione per liberarsi di questo peso però c'è, ed è l'estinzione totale o parziale del mutuo.

Quando conviene estinguere il mutuo a tasso variabile

«Se si è fatto il mutuo da poco e se si ha la liquidità che ce lo consente, è assolutamente consigliabile estinguere il mutuo a tasso variabile», spiega Donato Todisco, esperto di Altroconsumo. «In dettaglio, conviene se si è entro la metà della durata del mutuo, se si è invece oltre, il peso degli interessi cala e quindi eventuali variazioni dei tassi sono molto contenute e probabilmente non pesano sul bilancio familiare». Per fare un esempio, se si è sottoscritto un mutuo di durata 20 anni, non conviene più estinguerlo se si è già pagato per 12 anni. La convenienza a estinguere il finanziamento per l'abitazione è dunque tanto più conveniente quando maggiore è la durata residua del mutuo. Per ridurre l'impatto dei rialzi dei tassi, è sufficiente estinguere parzialmente il mutuo. Se abbiamo ancora da pagare 100mila euro e ne versiamo 20mila, i tassi saranno ricalcolati sugli 80mila euro e questo comporterà già un abbattimento del debito residuo e un alleggerimento della rata. «Per verificare la differenza tra la rata prima e dopo l'estinzione parziale – spiega ancora Todisco – è consigliabile effettuare il versamento due o tre giorni prima della scadenza della rata».

Le alternative all'estinzione del mutuo

Chi però non ha la liquidità sufficiente per estinguere, almeno parzialmente, il mutuo, cosa può fare? «Surroga e rinegoziazioni al momento non sono molto convenienti. Le proposte che arrivano dalle banche – risponde Todisco – non cambiano molto la situazione per chi ha un mutuo a tasso variabile e vuole passare al fisso. Un'opportunità arriva però dal mutuo variabile con cap. Chi non ha il tetto al tasso potrebbe infatti pensare di fare una surroga, quindi trasferire il mutuo in altra banca, o anche una rinegoziazione con la sua banca, chiedendo appunto di fissare il tetto massimo oltre il quale il tasso del mutuo non può andare». E' invece considerata l'ultima spiaggia la sospensione delle rate. «Questa è prevista dal 30% dei contratti e solitamente si possono sospendere dalle 6 alle 18 rate. Non conviene, però - fa presente l’esperto di Altroconsumo – perché la sospensione posticipa i pagamenti ma non riduce l'aumento dei tassi. Anzi, uno si trova poi ad accumulare il debito. Si continuano infatti a pagare gli interessi, che oggi sono altissimi, e rinvio il versamento del capitale, ma prima o poi si dovrà riprendere a farlo”.