Mutui, tassi in discesa. L'esperto: “Nel 2025 torneranno a livelli pre-crisi”

Cosa fare se si ha un mutuo a tasso variabile

Mutui, tassi in discesa

Mutui, tassi in discesa

Firenze, 17 gennaio 2024 – Il peggio finalmente è alle spalle. C'è cautela tra gli addetti ai lavori, ma per la prima volta dopo 24 mesi consecutivi di rialzi, i tassi dei mutui sull'acquisto di abitazioni scendono. Come rileva l'ultimo rapporto di Abi, l'Associazione bancaria italiana, a dicembre sono calati al 4,42%, rispetto al 4,50% di novembre. Ancora in aumento, invece, i tassi applicati sui nuovi prestiti alle imprese, che a dicembre 2023 sono al 5,69% dal 5,59% di novembre. Invariato invece il tasso medio sul totale dei prestiti, pari al 4,76%.

Codacons Toscana: “Nel 2025 i tassi torneranno ai livelli pre-crisi”

“Come ci aspettavamo, dopo il picco è iniziata la discesa. Non era infatti possibile continuare con gli incrementi dei tassi. Saremmo entrati in deflazione, come sta accadendo in Germania”, commenta l'esperto del credito di Codacons Toscana, Silvano Bartolini. “Siamo certi, al 100 per cento, che nel corso del 2024 i tassi proseguiranno gradualmente la loro discesa, per tornare alla normalità, cioè ai livelli pre-crisi nel corso del 2025”. I circa tre toscani su dieci che hanno un mutuo a tasso variabile si sono visti aumentare la rata del 60-70 per cento. “Si è passati da una rata media di 650-700 euro a 1.200. Chi si trova in questa situazione non ce la fa più a sostenere tutto: l'aumento del mutuo, ma anche l’aumento del costo della vita e delle bollette energetiche. Gli stipendi sono rimasti fermi e sono bassi rispetto al resto d'Europa”, sottolinea Bartolini, che però consiglia: “Arrivati a questo punto, invito chi ha sottoscritto un mutuo o un prestito a tasso variabile a tenere duro, perché è iniziata la discesa”.

Scenari positivi per il mercato immobiliare

La riduzione del tasso sui mutui è una boccata di ossigeno per i consumatori e per il mercato immobiliare. Dopo che il numero di nuovi mutui è sceso del 30 per cento e le compravendite del 20 per cento (il 10 per cento di differenza rappresenta chi ha comprato casa senza ricorrere ad un prestito), il 2024 sarà in controtendenza. “Le banche - spiega l'esperto di Codacons Toscana - hanno tutto l'interesse ad allargare le maglie e prestare soldi. Questo automaticamente innescherà la concorrenza tra istituti di credito. Per esempio il tasso fisso sui mutui è già sceso in un mese da 4,90 a 3,90 e mi aspetto che scenda ancora perché ci sarà qualche banca che magari rinuncerà ad un po' di guadagno, dato dallo spread, proponendo mutui a tasso fisso al 3,60 per cento”.