Donne e lavoro, le giovani immigrate sono le più svantaggiate in Toscana

Il tasso di inattività delle lavoratrici cresce con il numero dei figli. Gli uomini con figli, invece, lavorano di più

Il seminario su donne e lavoro in Toscana

Il seminario su donne e lavoro in Toscana

Firenze, 3 aprile 2024 – Donna, giovane, immigrata. E' questo il profilo della persona più svantaggiata in Toscana nel mercato del lavoro. Non solo. Il divario di genere cresce proporzionalmente al numero di figli. Se infatti guardiamo alle donne senza figli, le inattive sono solo 15 su 100. Se hanno un figli, le inattive salgono a 27 su 100, se i figli sono due, le inattive sono oltre 29 su 100, per balzare a 37 su 100 se i figli sono tre o più. Gli uomini con figli, invece, che siano uno o tre, lavorano di più. Il loro tasso di occupazione è dell'87%, contro il 71% di donne con figli e l'81% di donne senza figli.

Considerando le coppie con figli in cui entrambi i genitori lavorano, si legge nel settimo rapporto Irpet sulla condizione economica e lavorativa delle donne in Toscana, «gli uomini dichiarano di lavorare oltre le 40 ore settimanali, a fronte di neanche un’ora al giorno dedicata alla famiglia. Le donne, invece, pur in presenza di settimane lavorative che superano le 30 ore, sono comunque molto assorbite anche dalle cure familiari, cosicché all’impegno professionale si aggiunge, in pratica, quello non retribuito nei confronti dei figli, di altri familiari non autosufficienti e delle faccende domestiche». Il tema è stato affrontato ieri nel corso del seminario “Le politiche regionali per la conciliazione” che si è svolto alle Murate di Firenze nell'ambito della rassegna “Una lotta senza tempo” organizzata dalla Cgil.

«Ancora oggi – ha spiegato Gessica Beneforti, segretaria Cgil Toscana – la differenza tra uomini e donne è rappresentata dal carico di cura, un carico non solo materiale, ma anche mentale. Le donne, inoltre, lavorano solo in determinati settori, come appunto quello della cura, ma anche istruzione e benessere, che purtroppo nel nostro Paese non hanno una dignità in termini salariali e questo, insieme al part time, accentua la differenza di retribuzione rispetto agli uomini».

La rassegna della Cgil “Una lotta senza tempo” prosegue giovedì 4 aprile alle 17.30 al Caffè letterario delle Murate di Firenze, per il ciclo “Conversazioni sul corpo”, con un dibattito con l'autrice di “Antimanuale della bellezza” e “Diario non conforme” e attivista body positivity Dalila Bagnuli.