Bonus badanti 2024 in arrivo da aprile. Come funziona

Altroconsumo: “Requisiti troppo stringenti e soglia per l'esenzione di 3mila euro l'anno decisamente alta rispetto a quanto potrebbe spendere un anziano con 6 mila euro di Isee”

Sono più di 82mila in badanti in Toscana

Sono più di 82mila in badanti in Toscana

Firenze, 2 marzo 2024 – Più che un bonus è un mini-bonus badanti. I requisiti, infatti, sono stringenti e, secondo le stime, interesserebbero solo 25mila famiglie in tutta Italia. Per dare un'idea, solo in Toscana si contano oltre 82mila badanti (dato al 2021, fonte Inps). Anche Assindatcolf, l'associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, ha chiesto al governo di estendere la platea di beneficiari. E' comunque una nuova agevolazione, prevista dal decreto Pnrr, che parte dal 1 aprile 2024 e che è rivolta ad over 80 con Isee inferiore a 6mila euro. Ecco, in dettaglio, come funziona.

A chi spetta

Il bonus spetta agli anziani che hanno assunto un collaboratore domestico a tempo indeterminato e che hanno compiuto 80 anni, sono non autosufficienti, hanno Isee inferiore a 6mila euro e percepiscono l'indennità di accompagnamento.

L'importo

Il bonus consiste in uno sconto fino a 3mila euro l'anno sui contributi previdenziali dovuti nel caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di collaboratori domestici nel periodo dal 1 aprile 2024 al 31 dicembre 2025.

Come fare domanda

Del bonus badanti manca ancora la normativa di riferimento. Non è chiaro quindi come ottenere l'esenzione dal versamento dei contributi relativi al collaboratore domestico, che vengono solitamente versati dal datore di lavoro ogni tre mesi, tramite bollettini Mav o direttamente sul sito Inps. Probabilmente la domanda dovrà essere presentata all'istituto di previdenza, insieme all'attestazione Isee in corso di validità.

Quanto costa un lavoratore domestico

Secondo quanto rileva Altrocosumo, la soglia di 3mila euro l'anno di esenzione che spetta con il bonus badante, è «decisamente alta rispetto a quanto potrebbe spendere un anziano con 6 mila euro di Isee», in quanto «bisogna considerare che i contributi non sono in percentuale, ma sono fissi e variano in base a scaglioni di retribuzione». Ecco la simulazione dell'associazione dei consumatori. Se un lavoratore domestico assunto a tempo indeterminato lavora 20 ore alla settimana, con una paga lorda di 10 euro l’ora, i contributi dovuti per ogni ora lavorata sono complessivamente 2,35 euro (quota datore di lavoro + quota lavoratore) che all’anno superano abbondantemente i 2 mila euro, per un costo complessivo a carico del datore di lavoro che arriva a 13 mila euro. «Ci si chiede – è la conclusione di Altroconsumo – come faccia una persona che ha un Isee di 6 mila euro cui si aggiunge l’accompagnamento, che non viene calcolato nell’Isee e che garantisce poco più di 6 mila euro annui, a sostenere una spesa simile che per giunta copre solo 20 ore settimanali».