Banche, 72,9 miliardi di euro sui conti correnti dei toscani

Ma la liquidità è in calo per effetto dell'inflazione e del boom degli investimenti in titoli di Stato

Banca d'Italia

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Firenze, 13 aprile 2024 – I correntisti toscani sono più fortunati di quelli campani, ma meno di quelli che vivono a Trento. I rendimenti dei conti correnti, infatti, sono diversi. Se a Firenze, con un saldo in banca di 5mila euro, si ‘guadagnano’ mediamente 15 euro l'anno, a Trento, con la stessa cifra sul conto, se ne guadagnano 18,2, mentre a Napoli appena 6,5 euro. A dirlo è il rapporto Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani, che evidenzia come gli interessi praticati dalle banche sui conti correnti - seppur particolarmente contenuti, nonostante l'aumento del costo del denaro portato dalla Banca centrale europea al 4,5% tra il 2022 e il 2023 con dieci rialzi in 14 mesi - non siano tutti uguali nel Paese.

Non va malissimo, però, in Toscana, la seconda regione in Italia, dopo il Trentino Alto Adige, per rendimento annuo in euro calcolato su un saldo di 5mila euro, che è pari mediamente a 15 euro l'anno (3,2 euro in meno rispetto al Trentino Alto Adige, dove il rendimento medio è di 18 euro). Quinta è l'Umbria, con 11 euro di rendimento, 7,2 euro in meno rispetto alla prima classificata, mentre in Liguria un conto con saldo 5mila euro rende solo 8 euro l'anno. In Toscana il tasso d'interesse praticato alla clientela per un conto corrente fino a 50mila euro era, a fine 2023, mediamente dello 0,30%, dello 0,22% in Umbria e dello 0,16% in Liguria.

La mappa delle regioni più ricche 

A fine 2023, si legge nel rapporto di Fabi, il saldo totale dei conti correnti delle famiglie italiane si à attestato a 1.151,1 miliardi, in calo di 43,5 miliardi rispetto alla fine del 2022. In un anno si è registrata dunque una discesa del 3,6%, che si può ricondurre “da un lato all'inflazione e all’aumento dei prezzi, che hanno indotto le famiglie a utilizzare le loro riserve per far fronte al caro-vita; dall’altro, dalla ricerca di rendimenti più alti, con una parte del denaro spostata su depositi a scadenza o sui titoli di Stato”. Nella classifica dei 'salvadanai' più ricchi, la Toscana si piazza settima, dopo Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Campania, con 72,9 miliardi di euro sui conti correnti, pari al 6,3% del totale. Sono invece 32,1 i miliardi in Liguria, pari al 2,8% del totale, e 14,3 miliardi in Umbria, 1,3%. Si riducono però anche in Italia centrale i risparmi dei cittadini. In Toscana in un anno (2023 su 2022) la liquidità si è ridotta di 3,2 miliardi (-4,3%), in Liguria di 1,8 miliardi (-5,4%)  e in Umbria 535 milioni di euro, con una flessione del 3,6%.