REDAZIONE CRONACA

Chi sono i toscani che partecipano alla Sumud Flotilla: accompagnano le barche in Sicilia

Due esponenti di Sinistra Italiana sui natanti che si ritroveranno nel sud Italia e poi punteranno verso le coste di fronte a Gaza, unendosi al resto della carovana del mare che affluisce da diverse parti d’Europa

Francesco Ghini, imbarcato su uno dei natanti che raggiunge Catania nell'ambito della Sumud Flottilla

Francesco Ghini, imbarcato su uno dei natanti che raggiunge Catania nell'ambito della Sumud Flottilla

Firenze, 1 settembre 2025 – Ci sono almeno due toscani nel gruppo che sta portando le barche in Sicilia per riunirsi agli altri gruppi in arrivo dalla Spagna e partecipare alla missione della Sumud Flottilla, il gruppo di imbarcazioni cariche di aiuti umanitari che cercherà di raggiungere le coste di Gaza e consegnare il materiale raccolto fra la gente in varie città italiane.

Francesco Ghini, di Piombino, segretario cittadino di Sinistra Italiana (e della Val di Cornia), è su una di queste barche ed è stato intervistato dal Tg1 nella giornata di domenica, proprio prima di salpare dal porto genovese. Con Francesco Ghini è presente sulle barche anche Jacopo Bertocchi, anche lui di Sinistra Italiana, ex vicesindaco di Campiglia Marittima. 

Ghini e Bertocchi raggiungeranno Catania. E’ lì che tutte le imbarcazioni si raduneranno per poi puntare appunto verso Gaza. Arrivati in Sicilia, i due esponenti di Sinistra Italiana torneranno in Toscana, ma hanno voluto dare il loro contributo in termini organizzativi. 

"Idealmente, tutti noi siamo su una delle imbarcazioni della Global Sumund Flottilla – dice Rifondazione Comunista Piombino – il coordinamento internazionale di volontari, associazioni e singoli cittadini che, grazie a tante piccole imbarcazioni, portano tonnellate di aiuti umanitari a Gaza. Avremmo voluto partecipare attivamente per esprimere la nostra solidarietà di fronte a una crisi umanitaria senza precedenti. Avremmo voluto sentirci parte di un movimento globale di aiuto. Per questo Francesco Ghini diventa un simbolo di coraggio e di azione concreta. Il suo "prendere il comando" di un'imbarcazione e dirigersi verso una Terra dimenticata dai grandi del mondo, rappresenta in maniera efficace l'idea che l'azione dei singoli e delle associazioni possa davvero fare la differenza, laddove le istituzioni internazionali sembrano non riuscire a intervenire efficacemente”.