
Una commemorazione a Stazzema
Stazzema (Lucca), 6 luglio 2023 – La prima class action per ottenere risarcimenti dai crimini di guerra nazifascisti parte proprio da Sant’Anna. I tempi saranno lunghi, le cifre irrisorie, ma la svolta è epocale: al tribunale civile di Firenze si è tenuta la prima udienza dell’azione promossa dai superstiti e familiari delle vittime della strage del 12 agosto 1944 consumata nel borgo dello stazzemese con la fucilazione di 560 civili.
"Barbari omicidi che sterminarono un paese intero e vollero provocare il dolore più terribile per un essere umano: uccidere i bambini davanti agli occhi delle proprie madri", è il passaggio struggente della relazione legale di richiesta danni.
Si tratta di un processo apripista, il primo in assoluto da quando – il 30 aprile 2022 – il Governo Draghi ha istituito il Fondo risarcimento vittime dei crimini di guerra nazisti al fine di chiudere la partita con la Germania che si è sempre sfilata.
Nonostante le battaglie (vinte) in sede di Corte Costituzionale per rivendicare la fine di ogni immunità per il governo tedesco e le tante condanne civili, la Germania non ha mai versato un euro rivolgendosi alla Corte dell’Unione Europea quando il tribunale di Roma ha fatto istanza per pignorare la sede del Goethe Institut di Roma.
A quel punto l’Italia ha creato il Fondo mettendo sul piatto 61 milioni (la somma è stata rimpinguata rispetto agli iniziali 55): pochi a fronte delle 134 cause pendenti inizialmente, poi lievitate ad oltre 800, calcolando che la stima solo per Sant’Anna è di 120 milioni ed altrettanti soldi si prevedono per eccidi che hanno insanguinato l’Italia tra il 1939 e il 1945 come quello di Marzabotto e delle Fosse Ardeatine.
Intanto al tribunale di Firenze gli avvocati Gabriele Dalle Luche e Filippo Antonini in rappresentanza dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, assieme al professor Andrea Di Porto dello studio legale di Roma con l’avvocato Aldo Baldaccini, si sono presentati in giudizio e hanno chiesto la possibilità di riunire più cause assieme, visto che i tempi di proroga hanno consentito ulteriori azioni per il medesimo fatto. Il 12 ottobre il giudice si esprimerà sull’istanza.
A costituirsi sono state la Presidenza del consiglio dei ministri e il Ministero dell’economia e finanza mentre la Repubblica federale tedesca – come previsto – non si è presentata affatto. "Per Sant’Anna sono tre le cause avviate – spiega l’avvocato Dalle Luche – la prima coinvolge 120 persone fisiche e partecipano come attori Regione, Provincia e Comune di Stazzema che si è fatto carico di tutte le spese iniziali di notifica e traduzione. Ci è sembrato opportuno richiedere che fosse riunita con le altre 38 persone della seconda causa.
Ce n’è poi una terza in cui partecipa anche il comune di Camaiore che ha sostenuto i costi vivi. Abbiamo fatto presente al giudice che l’oggetto delle prime due avrebbe permesso di trattarle unitamente. A ottobre prenderà avvio la complessa partita delle ricostruzioni dei rapporti parentali e della verifica dell’aspetto successorio perchè dovrà essere dimostrato di essere eredi a tutti gli effetti. Quella che si è aperta è l’unica strada per ottenere risarcimenti".
Prima nella lista alfabetica del corposo atto di citazione contro la Germania è Disma Antonucci, classe ’43, nata a Stazzema mentre l’ultima è Mita Piera Vecoli, classe ’47, nata a Camaiore. Serviranno tre anni almeno per la sentenza di primo grado, e forse più di dieci per la Cassazione: nel frattempo già tre superstiti di Sant’Anna– Licia Pardini, Mauro Pieri e Avio Pieri – sono morti dopo la notifica degli atti.