MONICA PIERACCINI
Cronaca

Firenze, le nascite al centro Margherita sospese per Covid. Le mamme si mobilitano

“Siamo preoccupate che la struttura chiuda definitivamente”. Ma Careggi smentisce

Careggi

Firenze, 25 luglio 2022 – Temono per il futuro del centro nascite Margherita di Careggi, un'eccellenza a livello nazionale. Per questo alcune mamme che hanno visto disdetti i loro appuntamenti per il parto naturale si sono mobilitate, lanciando una raccolta firme e scrivendo a politici e istituzioni. L'attività della struttura è sospesa dall'8 luglio scorso, a causa della ondata estiva di Covid, sommata al periodo di ferie del personale, e riaprirà probabilmente a fine agosto o entro i primi 15 giorni di settembre. Ma le mamme temono che non riapra più.

«In Italia - si legge nella lettera firmata dalle 'mamme della Margherita e non solo' - i centri specializzati nel parto fisiologico gestiti solo da ostetriche sono pochissimi. Moltissime donne che hanno necessità di strutture come la Margherita che pongono al centro il loro benessere e attuano le loro scelte in sicurezza, senza imposizioni, adesso si trovano a dover affrontare una 'scelta' difficile. In assenza di centri nascite come questo l'alternativa è il parto a domicilio con costi insostenibili per molte famiglie, costi ovviamente non sostenuti dalla sanità, come invece avviene in altre città e regioni d'Italia».

Le mamme chiedono perciò alla direzione sanitaria di Careggi di riaprire il centro, «sostenendo la sua importanza non solo a parole ma anche con i fatti attraverso la politica gestionale a lungo termine per garantire che resti aperto tutto l’anno rimanendo un punto di riferimento fondamentale per tutte le future mamme che se avranno la possibilità, potranno accedervi». «Il parto – conclude la lettera – è un momento molto delicato e importante ed ogni gestante deve poter essere messa nella condizione di partorire nel luogo e nel modo più sereno».

La replica dell'azienda ospedaliera Careggi La chiusura temporanea del centro Margherita è dovuta a “ragioni di natura strettamente emergenziale” e la “decisione è stata sofferta”. Così replica l'azienda ospedaliera di Careggi, che ribadisce “il costante impegno”, insieme al dipartimento materno infantile e agli operatori di “garantire i massimi livelli assistenziali in ogni condizione”. “Nella pianificazione delle chiusure estive – fanno presente da Careggi - l’azienda non era orientata alla sospensione delle attività in quest’area ma purtroppo l’avvento della quinta ondata Covid ha richiesto la riattivazione di un’area dedicata alle partorienti positive al virus che sta ospitando giornalmente un numero consistente di donne provenienti anche da altri ospedal”. “Ciò comporta – prosegue l'azienda ospedaliera - un impegno maggiore sul personale all’interno della cui compagine, come sta avvenendo in generale nella popolazione, si registrano diverse positività che ne precludono l’impiego.

L'azienda precisa inoltre che “si tratta della prima volta che un'ondata Covid si presenta nella stagione estiva e che quindi coincide con la necessità di ferie del personale che, non solo per dettato contrattuale, ma anche per l'esigenza di recupero a seguito di un periodo di estremo impegno, è tenuta ad assicurare. Perciò, non appena la situazione dei ricoveri di pazienti Covid positive rientrerà, saranno riattivate – conclude l'azienda - le ordinarie attività della Margherita.