"Era nell’ingresso con un sacchetto in testa”: omicidio a Firenze, il mistero e le indagini

Il giallo in un appartamento sui viali. La vittima è stata trovata legata nella sua casa. Era un commerciante ambulante della zona del Porcellino

Firenze, 30 novembre 2023 – “Non lo vedevamo a lavoro e siamo andati a cercarlo a casa. E’ stato mio padre a trovarlo nell’ingresso, era legato e con un sacchetto in testa, morto”. A parlare è il nipote di Safaei Chaikar Kiomars, 72 anni, iraniano, fin dai primi anni Ottanta a Firenze.

Commerciante ambulante della zona del Porcellino, è stato trovato senza vita nel suo appartamento intorno all’ora di pranzo di giovedì 30 novembre. Ucciso da qualcuno che poi si è dileguato lasciando la porta aperta, rischiando di essere visto dagli altri condomini del palazzo. Accade in via de Pinedo, zona Novoli, nelle immediate vicinanze del palazzo di giustizia e dell’università. 

Il corpo viene trasferito a medicina legale (New Press Photo)
Il corpo viene trasferito a medicina legale (New Press Photo)

E’ un vero e proprio giallo quello che adesso dipana la polizia. Sono stati appunto il fratello e il nipote a scoprire il cadavere, dopo non averlo visto arrivare al banco della zona del mercato di San Lorenzo dove vendeva bigiotteria. La morte risalirebbe alla mattinata.

Chi è entrato nell’appartamento dove il 72enne viveva solo? Chi voleva la sua morte? L’intervento del 118 è stato inutile, l’uomo era morto. La polizia, arrivata con le Volanti, la Squadra Mobile e la Scientifica ha svolto a lungo i rilievi insieme al medico legale. “Una scena del crimine complessa. Chi ha ucciso ha lasciato molte tracce – dice il procuratore capo Filippo Spiezia intervenuto – Si tratta comunque di una morte violenta”. 

La procura della Repubblica ha disposto l'autopsia. La morte potrebbe essere avvenuta per asfissia ma serviranno approfondimenti medico legali anche per stabilire le cause. Sui motivi gli investigatori della squadra mobile stanno ricostruendo il contesto dell'uomo. «Abbiamo sentito un pò di persone e siamo in una fase delicatissima dell'indagine», ha aggiunto Spiezia.

Il 72enne era titolare di un'impresa individuale regolarmente registrata alla Camera di commercio di Firenze e la sede legale risulta nell'abitazione. Una persona regolarmente integrata in città, che era la sua casa ormai da tanti anni, dopo essere venuto via dall’Iran quando era ancora giovane.