
Escursionisti nei pressi dell’approdo di Cala Maestra all’isola di Montecristo
Isola di Montecristo, 3 luglio 2025 – “L’Isola di Montecristo non può essere vietata alle guide ambientali cosiddette indipendenti, lasciando che solo del guide Parco vi possano lavorare”, osserva Alberto Calamai, presidente di Agae-Associazione Guide Ambientali Europee dopo che anche il Consiglio di Stato – a ruota del Tar al quale le guide avevano fatto ricorso – ha “bocciato” la delibera dell’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano: “L’introduzione di una disciplina che limiti l’esercizio della professione di guida ambientale”, come quella prevista dalla delibera oggetto del contendere, “contrasta con la normativa comunitaria e nazionale in materia”, hanno scritto i giudici.
E’ dal 2018 – spiega Calamai – che le guide indipendenti non accompagnano più i turisti in questo luogo straordinario e fragile, un vero e proprio santuario della natura la cui fruizione, da sempre contingentata (massimo 2000 persone l’anno) richiede sempre il rispetto di specifiche regole di comportamento e modalità organizzative gestite dall’Ente Parco. Ora che succede? “Ho già chiesto un incontro con l’Ente Parco – spiega Calamai – per capire come fare e con quali modalità si potrà procedere. La sentenza è di pochi giorni fa, vediamo. So già, comunque, che non sarà una cosa semplice”.
Le guide associate Agae sono 420 e di queste gran parte svolgono la professione a tempo pieno. L’Isola di Montecristo, di per sé, non era stata comunque una grande perdita sotto il profilo economico: “Potevamo accompagnare al massimo 75 persone ogni cinque anni: ma era una questione di principio, fondamentale secondo noi, per il rispetto della professione. L’abilitazione alla professione di guida ambientale è valida su tutto il territorio nazionale, i giudici lo hanno ribadito con chiarezza – precisa Calamai –. L’Ente Parco pretendeva una esclusività che non può avere”.
Una battaglia dalle radici profonde. Passata anche dal’Isola di Pianosa – ricorda Calamai –: “Provarono a vietarci le visite”. Tutti luoghi stupendi – come anche Giannutri o La Gorgona – nei quali le guide oltre a condurre in sicurezza le persone, le accompagnano a scoprire tutte le caratteristiche del territorio, l’organizzazione turistica e le strutture ricettive, le tradizioni, la storia dell’arte e la cultura locale. “Guide nei tesori dell’ambiente come un museo a cielo aperto – conclude Calamai – anche in queste isole, sempre richiestissime, come in tutti gli altri luoghi di cui raccontiamo la vita, e ne illustriamo flora, fauna, geologia, ecologia. E’ il nostro lavoro e la nostra passione”. Ogni guida accompagna oltre mille persone l’anno nella varie destinazioni”. L’ecoturismo è una realtà sempre più consolidata anche nel nostro Paese e si sta affermando tra le prime scelte di svago degli italiani. Ma anche per le guide, a quanto pare, non c’è solo la fatica del cammino.