Firenze, 11 marzo 2024 – Nello spazio di sei giorni ben quattro camion cisterna si sono rovesciati sulle strade toscane. Con i conseguenti rischi per l’ambiente. In tre casi si trattava di carichi di percolato, il liquido che si forma dalla composizione dei rifiuti nelle discariche.
Nell’ultimo caso, accaduto nella giornata dell’11 marzo, si è trattato di gasolio. In tutti gli incidenti, fortunatamente, non ci sono stati feriti gravi. Gli autisti se la caveranno.
Ma i casi così ravvicinati non possono che far scattare un nuovo allarme sicurezza per questo genere di carichi in Toscana. Sembra escluso un nesso tra gli incidenti, che sono avvenuti in zone diverse della regione.
Il primo caso martedì 5 marzo nel territorio comunale di Volterra, sulla strada regionale 439. A ribaltarsi su un fianco e ad adagiarsi sul ciglio della strada una cisterna che stava trasportando percolato della discarica della vicina Pomarance. I vigili del fuoco sono intervenuti anche con il Nucleo batteriologico chimico e radiologico travasando il materiale su un’altra cisterna ed evitando che finisce sparzo nella campagna circostante.
Il secondo caso giovedì 7 marzo, stavolta sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno, sul ramo pisano, prima dell’uscita di Cascina. Anche qui il materiale trasportato era percolato. I disagi sono stati enormi, con la superstrada rimasta chiusa dalla mattina fino alle 18 per permettere anche qui il travaso.
Il terzo episodio nella mattina dell’11 marzo. In questo caso l’autocisterna, sempre di percolato, si è rovesciata nel territorio comunale di Peccioli, in prossimità di una rotonda. Una parte del percolato è uscito dalla cisterna. I vigili del fuoco hanno scongiurato un danno ambientale grave anche in questo caso. E’ intervenuta anche l’Arpat oltre che la polizia locale.
L’ultimo caso ancora nella giornata dell’11 marzo. Dopo tre casi in provincia di Pisa, l’ultimo si è verificato in provincia di Firenze, sul passo della Futa. Qui a rovesciarsi è stato un rimorchio carico di gasolio. E’ accaduto nel comune di Firenzuola. Il carburante è uscito, finendo in parte nel vicino torrente Santerno.