Seung, il consulente: "Giusto che fosse libero. Sarà battaglia di perizie"

Martedì l’incidente probatorio per valutarne la capacità di intendere e volere. Analisi del dna sui vestiti sequestrati. Le parole di Meluzzi anticipano lo scontro

Pisa, 18 maggio 2023 – “Non si può mettere qualcuno in detenzione in assenza di giudizi e fatti clinici incontrovertibili". Il professor Alessandro Meluzzi, psichiatra, criminologo e volto noto della televisione, parla dei precedenti di Gianluca Paul Seung, il 35enne in carcere con l’accusa di aver picchiato a morte con un bastone o mattarello (l’arma ancora non si trova) la dottoressa Barbara Capovani, che si stava allontanando dal reparto di psichiatria che dirigeva a Pisa. Meluzzi ha accettato di essere consulente della difesa di Seung nella perizia che si terrà sul giovane di Torre del Lago. "Per i casi precedenti che lo riguardano, quelli di aggressione e resistenza a pubblico ufficiale, non vedevo i presupposti per la detenzione. Per l’ultimo sì", dice. Le perizie dovranno stabilire la capacità di intendere e volere di Seung, ma anche l’imputabilità e e quindi la sua destinazione. Martedì, nell’ambito dell’incidente probatorio, saranno nominati i consulenti di parte, mentre la gip si è affidata ai professori Renato Ariatti (Bologna) e Stefano Ferracuti (Sapienza di Roma).

Al via anche le operazioni per cercare eventuali tracce di dna della vittima vestiti sequestrati in casa di Seung: giaccone, pantaloni, scarpe che l’uomo avrebbe indossato quel 21 aprile quando, secondo l’accusa, ha aggredito la psichiatra alle spalle colpendola alla testa con violenza per dieci volte. "Il carcere non sarebbe adeguato se lui venisse riconosciuto malato di mente, è ancora tutto da valutare. Più periti, in passato, hanno valutato il suo totale vizio di mente", aggiunge Meluzzi. "Tutto il processo si baserà sui dati psichiatrici, sta diventando una prassi per la procedura penale italiana. Da criminologo procedo seguendo il principio del soccorrere i vivi nel rispetto pieno della vittima cercando le motivazioni del gesto". Ieri si è intanto tenuta l’udienza di accertamento della pericolosità sociale davanti ai magistrati di sorveglianza proprio per le vicende precedenti: resistenza a pubblico ufficiale (dicembre 2021 e febbraio 2022), interruzione di pubblico servizio (settembre 2017 nell’ospedale Versilia) e calunnia (dicembre del 2019). L’udienza è stata rinviata a settembre. Per allora saranno pronte le perizie e si conoscerà anche il futuro del giovane che si autodefiniva "sciamano" sul suo profilo facebook, che resta aperto e visibile a tutti.