LUCIA BIGOZZI
Economia

Il regalo di Bertelli alla sua Arezzo. Sta per acquistare l’area Lebole

Accordo sulla base di otto milioni di euro: rogito il 29 luglio. Da decidere la nuova destinazione

L’imprenditore aretino Patrizio Bertelli assieme alla moglie stilista Miuccia Prada

L’imprenditore aretino Patrizio Bertelli assieme alla moglie stilista Miuccia Prada

Arezzo, 23 luglio 2025 – L’area Lebole cambia storia. Patrizio Bertelli firmerà il rogito tra una manciata di giorni, il 29 luglio. Un’operazione da otto milioni di euro con la quale l’imprenditore aretino mette a segno un altro “colpo” da novanta nello scacchiere delle acquisizioni di luoghi-simbolo della città. Bertelli mette così il sigillo alla trattativa con la famiglia Carrara, imprenditori pistoiesi, proprietari dell’ex fabbrica che negli anni ‘70 ha dato slancio all’industrializzazione della città (ci lavoravano cinquemila dipendenti). Una “città” nella città con i suoi 170mila metri quadrati di superficie, parte dei quali con immobili. Per Arezzo si tratta di un’operazione di grande livello, negli anni altalenante tra rilanci e frenate.

L’accordo è stato concluso attraverso la Peschiera Immobiliare ( a giugno il preliminare di vendita è stato depositato negli uffici dell’Agenzia delle Entrate), la stessa che ha condotto altre importanti acquisizioni per conto di Bertelli. Resta ancora da definire la destinazione dell’enorme superficie che contiene al suo interno diversi immobili ridotti ormai a scheletri e l’edificio centrale che un tempo ospitava la grande fabbrica, il cui “fianco” costeggia il raccordo autostradale che collega la zona industriale e il polo fieristico al centro. Dopo il perfezionamento dell’acquisizione, con l’ultimo passaggio dal notaio, si metterà mano al piano di recupero dell’area Lebole. Sul tavolo dell’imprenditore non c’è ancora un piano progettuale ma è facile immaginare un robusto intervento di recupero di una zona strategica. L’iter andrà avanti per step.

La prima fase sarà caratterizzata da una massiccia operazione di bonifica e ripulitura dell’area che passa anche dalla demolizione di alcuni immobili. Seguirà la progettazione di interventi mirati a valorizzare l’intera area che rinascerà con edifici costruiti secondo uno stile architettonico improntato alla bellezza, all’eleganza. Una parte dei sedici ettari sarà destinata alla realizzazione di un grande parco che, nei piani di Bertelli, sarà aperto agli aretini. Un omaggio alla città nella quale vive e dalla quale è partito per la scalata all’Olimpo della moda.

Un’operazione attraverso la quale Bertelli porta avanti una personalissima “agenda” calibrata sul salvataggio di edifici storici, come avvenuto per Palazzo Carbonati: diventerà un hotel extralusso dopo l’intervento di ristrutturazione già avviato. O il celebre ristorante La Buca, a un passo dagli affreschi di Piero della Francesca. O ancora: il Caffè dei Costanti in piazza San Francesco. Idem per l’edicola di piazza San Jacopo, tornata a nuova vita. Esempi di un ritorno alle radici di Bertelli e in quest’ottica, la donazione a titolo personale, di un milione per il restauro della facciata della Pieve, la stessa chiesa che frequentava da ragazzo.