REDAZIONE AREZZO

"Zero effetti collaterali". Bibbiena capitale della foto

Quarantadue mostre, dodici sedi espositive diffuse per il Festival 2025

Quarantadue mostre, dodici sedi espositive diffuse nel cuore del Casentino, in Toscana, oltre cento autori in dialogo e un fitto calendario di incontri, talk, letture portfolio e workshop: dopo l’esordio dello scorso anno, il Festival della Fotografia Italiana è tornato in scena con una proposta culturale ancora più articolata e autorevole. Promossa dalla FIAF Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, la manifestazione si conferma come l’unico appuntamento nazionale interamente dedicato al nostro patrimonio fotografico, perfettamente in linea con la missione che da 75 anni anima la federazione.

La mostra centrale: "Arte e Fotografia. Zero effetti collaterali". L’inaugurazione della seconda edizione del Festival della Fotografia Italiana nel weekend, culminerà oggi. Il cuore pulsante dell’edizione 2025 è al CIFA Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena, dove Denis Curti cura "Arte e Fotografia. Zero effetti collaterali": non una narrazione univoca, ma un corpo a corpo fra linguaggi. Un progetto espositivo ambizioso, che affronta una delle questioni più attuali del panorama visivo contemporaneo: cosa accade quando l’arte incontra la fotografia? Dove finisce il documento e dove inizia l’atto creativo? Cinquanta autori storici e contemporanei, mostrano come il medium fotografico possa farsi materia concettuale, poesia visiva, gesto politico. Le opere tra autoritratti, immagini concettuali e sperimentazioni visive, non spiegano, ma invitano a lasciare andare lo sguardo.

Accanto alla mostra centrale, il Festival amplia lo sguardo sul tema di quest’anno, "Il potere dell’immaginazione", con una sezione corale composta da una serie di mostre personali.