Visite al museo per malati di Alzheimer e ragazzi con autismo

Il progetto "Vorrei andare al museo" al Cassero di Montevarchi offre attività di accessibilità museale a persone con difficoltà, come malati di Alzheimer, bambini e ragazzi con autismo, anziani e donne straniere. Audiodescrizioni, performance, video lis e un totem sensoriale completeranno l'offerta.

Terza edizione di "Vorrei andare al museo – Percorsi di accessibilità museale" al Cassero per la Scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento di Montevarchi. Il progetto, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, può contare sulla collaborazione di numerose istituzioni museali in ambito nazionale e regionale e di una rete di associazioni che garantiscono una sempre maggiore accessibilità al mondo dell’arte a persone con specifiche difficoltà. La programmazione fino alla prossima primavera conferma la serie di incontri per i malati di Alzheimer e i loro caregiver e familiari, nel contesto del più ampio programma del "Bartolea Caffé" attivo da anni nel territorio comunale. E ancora, le attività laboratoriali incentrate sulla sensorialità e la cooperazione per bimbi e ragazzi con autismo, in stretto raccordo con le realtà associative che si occupano nel comprensorio della patologia, nel quadro di "Mira – Musei in rete per l’Autismo", iniziativa attivata dal 2020 con il Paleontologico. Un ciclo di appuntamenti è stato dedicato agli adolescenti del Centro Diurno dell’Ufsmia – Asl Toscana sud est nell’ambito di un percorso che promuove la riacquisizione di autonomie personali e sociali, la capacità di relazionarsi e socializzare, con progetti a termine individualizzati. La novità di quest’anno è un’idea realizzata insieme ai vertici della Rsa cittadina per offrire agli anziani ospiti opportunità di socializzazione e di inclusione attraverso incontri al museo e alla casa di riposo coinvolgendo anche i bambini per uno scambio fra generazioni. Confermate inoltre le visite nelle sale del polo culturale riservate alle donne straniere che frequentano il corso di italiano del "Progetto Faisa" e le audiodescrizioni e le performance per non vedenti, ipovedenti e normo dotati in sinergia con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, specializzato nella consulenza scientifica sull’accessibilità. Nel 2024 verrà realizzato peraltro un totem sensoriale composto da un libro tattile con la descrizione dell’edificio medioevale del Cassero e un modellino della struttura. Infine sono previsti video lis per i non udenti in questo caso con la partecipazione dell’Ente Nazionale Sordi.