Virus, sollievo a Pergine: negativo anche il test sui genitori della quarantenne

Negativo il tampone per il compagno e i figli. Scuole aperte Il sindaco Neri: «La rete con le famiglie» Due bimbi piccoli, malattia da una collega manager fiorentina

Coronavirus

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Arezzo, 3 marzo 2020 - E' negativo il test anche sui genitori e sul marito della donna di Pergine. In mattinata il sindaco Simona Neri aveva annunciato la negatività proprio per il compagno. Ora arriva la buona notizia anche per i genitori.

"Questa mattina ho avuto ulteriore conferma che anche il compagno della nostra concittadina, sottoposto a test, è risultato NEGATIVO al virus Covid-19. Seguiranno ulteriori aggiornamenti (a breve) anche sui genitori. Buon lavoro a tutti".

Lei si era messa in isolamento da sola, insieme al marito e ai due figli piccoli. Sentiva il «morso» del Coronavirus, da quando aveva scoperta che una sua collega fiorentina era stata contagiata: e aveva ragione. Perché alle prime linee di febbre, senza le quali non avrebbe senso fare il test, le hanno fatto il tampone: e stavolta è risultato positivo. Il primo nella nostra provincia, in uno dei comuni più piccoli, alle porte di Arezzo: Pergine, anzi Pergine-Laterina. A due passi dalla Ponticino di Pupo, ad altri due dal borgo reso famoso da Maria Elena Boschi.

«Questa mattina ho ricevuto la comunicazione ufficiale dal direttore della Asl»: il sindaco Simona Neri lo conferma su Facebook dopo aver comunicato al paese la notizia via Whatsapp. Bruciando sul tempo la comunicazione ufficiale della Regione. Lei, 42 anni, un lavoro che spesso e volentieri la fa gravitare su Firenze, ieri era già sfebbrata. Abbattendo le due linee che avevano fatto scattare i controlli.

E soprattutto è risultato negativo il tampone ai due figli, tutti e due piccoli, uno frequenta le elementari e l’altro un asilo. E quindi le scuole restano aperte. «Sì, ho ricevuto tante chiamate dai genitori: ma i più preferivano le lezioni continuassero» conferma Simona. Che comunque segue passo passo le indicazioni che le arrivano dalle autorità sanitarie.

«A parere del direttore del dipartimento di prevenzione della ASL non si rende necessario adottare alcun provvedimento di sospensione delle attività didattiche. Le scuole di ogni ordine e grado rimarranno aperte». Il figlio più grande era stato a scuola fino a venerdì: in un paese così piccolo le maestre turnano su tre plessi ma non risulta siano state soggette a tampone.

Ma al momento tutto racconta di una situazione sotto controllo, tenuta sotto costante osservazione anche dal provveditore Roberto Curtolo. Manca ancora la conferma degli altri tamponi eseguiti sul babbo e sui nonni. Ma sarebbero tutti negativi. Una brutta avventura, legata ad una collega di lavoro. E’ la manager fiorentina di 32 anni con la quale lei era entrata in contatto, proprio a Firenze.

E che è ufficialmente guarita: proprio oggi dovrebbe essere dimessa dall’ospedale di Ponte a Niccheri per essere rimandata a casa, sia pur in quarantena. Quarantena nella quale resta la sua amica aretina, più esattamente in regime di «sorveglianza attiva domiciliare». Anche se il sindaco spiega che non ci saranno nè vigili nè altri a presidiare la zona: e del resto la fiducia in chi per prima si era chiusa la porta di casa alle spalle è assoluta.

Nel pomeriggio in prefettura c’è stata una videoconferenza: in collegamento con le autorità sanitarie e gli altri sindaci delle città toscane colpite. «Ho preferito fosse lì – commenta Simona – per uscire e vedere volti concreti». E lì ha avuto la conferma che i figli della donna stavano bene. Non canta vittoria, un po’ per prudenza e un po’ per scaramanzia.

«Ovviamente la situazione rimane costantemente monitorata, la gestione di questa emergenza sta evidenziando un gran coordinamento tra tutte le Istituzioni coinvolte, Asl, Prefettura, Comuni e Regione, costantemente e reciprocamente in contatto per assicurare la tutela della salute dei cittadini». Oggi è già un altro giorno e ricorda tutte le precauzioni igienico-sanitarie da continuare a prendere per non estendere l’epidemia.

«Sono convinta che supereremo questa crisi con lucidità e compattezza e che la nostra comunità ne uscirà più forte di prima! NON SIAMO SOLI». Lo scrive maiuscolo. Senza i classici «emoticons»: che forse tiene in serbo per la fine dell’emergenza.