SERENA CONVERTINO
Cronaca

Virus del Nilo in città. Primo caso in Toscana. Condizioni stabili per l’anziana contagiata

La paziente ha contratto la malattia nel Lazio e non è contagiosa. La Asl ribadisce: "Evitare allarmismi, situazione sotto controllo" . Nell’ultimo mese picco di casi in tutta Italia, colpa del grande caldo.

La paziente ha contratto la malattia nel Lazio e non è contagiosa. La Asl ribadisce: "Evitare allarmismi, situazione sotto controllo" . Nell’ultimo mese picco di casi in tutta Italia, colpa del grande caldo.

La paziente ha contratto la malattia nel Lazio e non è contagiosa. La Asl ribadisce: "Evitare allarmismi, situazione sotto controllo" . Nell’ultimo mese picco di casi in tutta Italia, colpa del grande caldo.

di Serena ConvertinoAREZZOÈ in condizioni stabili la donna di 85 anni colpita dal virus del Nilo occidentale e arrivata nei giorni scorsi da una località del Lazio. Ricoverata in rianimazione subintensiva al San Donato, la signora, con patologie pregresse, era stata presa in cura due giorni fa dopo la comparsa di sintomi neurologici sospetti. La prognosi resta riservata ma, osservano i medici, con il passare delle ore, l’assenza di peggioramenti sarebbe un segnale positivo. Si tratta del primo caso in Toscana.

La paziente era arrivata ad Arezzo con febbre alta e sintomi neurologici in progressivo peggioramento. Non ha soggiornato nel territorio aretino, ma è stata trasportata direttamente in ospedale. Gli esami di laboratorio avevano da subito evidenziato la presenza di anticorpi specifici per il West Nile, confermando il sospetto clinico. Il caso è stato notificato al Ministero della Salute, secondo i protocolli nazionali.

La signora, residente a Latina, nel Lazio, proviene da un’area già nota nelle ultime settimane per vari casi di infezione da West Nile. La provincia di Latina è infatti al centro dell’emergenza West Nile con 21 casi confermati, di cui 15 in forma neuro-invasiva e cinque decessi. È la prima volta che l’area registra infezioni autoctone: il primo caso, diagnosticato il 14 luglio al Santa Maria Goretti, ha portato all’attivazione del Piano regionale di sorveglianza per le sindromi neurologiche sospette.

Sul caso al San Donato, arrivano le rassicurazioni degli specialisti, che spiegano come non vi sia rischio di contagio. La paziente non si trova infatti in isolamento, né è stato necessario prendere in carico chi la accompagnava in auto. "È importante evitare ogni tipo di allarmismo" aveva sottolineato il dottor Danilo Tacconi, direttore dell’Unità Malattie Infettive della Asl Toscana sud est.