LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Viaggio nella magia dei Borghi. Anghiari, tra storia e tradizioni

Arte e buon vivere: dal segreto di un cioccolatino ai cavalieri in battaglia. Il fascino del Tombolo. CLASSE 5 A - SCUOLA ELEMENTARE ANNA FRANK - INDICATORE .

Il profumo del pane appena sfornato, l’odore del ragù che si sprigiona tra i vicoli, le chiacchiere dei vicini dalle finestre: i borghi offrono esperienze sensoriali che in città non possiamo sperimentare. Inizia così la nostra scoperta di Anghiari. In primo luogo abbiamo visitato il Museo della Battaglia. Ci siamo tuffati nel passato, osservando il plastico che ricostruiva gli schieramenti di questo famoso scontro avvenuto nella giornata del 29 giugno 1440: ci sembrava di essere cavalieri fiorentini con elmetti e spade mentre trionfavamo sui Milanesi! Questo conflitto è stato immortalato anche da Leonardo da Vinci in un suo famoso affresco, del quale abbiamo solo dei bozzetti preparatori. Dove sarà finita l’opera originale? Tante le ipotesi ma il mistero rimane…

Proseguendo la visita al Museo abbiamo ammirato molte opere pittoriche realizzate con tecniche particolari tra cui l’acquaforte con puntasecca. Conoscere davvero Anghiari significa incontrare le persone che vi abitano; tra queste, Ilaria, assessore del Comune e nostra guida, ci ha affascinati conducendoci per le vie del Borgo e immergendoci nella storia del Palio della Vittoria definita la "corsa più pazza del mondo" e del Teatro dei Ricomposti, luogo di cultura già da fine ‘700.

Abbiamo sperimentato quanto siano accoglienti gli Anghiaresi nei confronti dei visitatori: ad esempio passeggiando per le mura ci siamo trovati davanti al negozio di abbigliamento "Cri-Cri". La proprietaria, Elena (e non Cristina, come tutti ci aspettavamo) ci ha raccontato la storia del nome "Cri-Cri" cioè quello di un famoso cioccolatino torinese. Avete pensato al gianduiotto? Beh, sbagliato! In realtà il dolcetto "Cri-Cri" deve il suo nome ad una simpatica storia di corteggiamento. Elena, dopo averci fatto venire l’acquolina in bocca, ha regalato a tutti noi uno di questi cioccolatini!

A conferma dell’ospitalità degli abitanti, siamo stati accolti affettuosamente anche nel laboratorio dell’Associazione del Tombolo, dove alcune signore ci hanno mostrato questa bellissima arte che consiste nell’intrecciare i fili grazie a degli strumenti chiamati fuselli. Che emozione provare personalmente questa arte antica! Quante belle cose riescono a fare le mani umane!

Ma non potevamo tornare a casa senza ammirare "La Dritta", un rettilineo che dalla cima del paese porta dritti a Sansepolcro: un’immagine da cartolina che vi consigliamo di vedere dal vivo a metà luglio quando lo stradone si illumina tutto grazie alle prime luci dell’alba.