Viaggio nel mito. Enrico Lo Verso rilegge Ovidio

Appuntamento questa sera al teatro di Anghiari con le Metamorfosi secondo Alessandra Pizzi.

Viaggio nel mito. Enrico Lo Verso rilegge Ovidio

Viaggio nel mito. Enrico Lo Verso rilegge Ovidio

"Mito in fabula" con Enrico Lo Verso è lo spettacolo che andrà in scena questa sera alle ore 21 al teatro di Anghiari. Adattamento e regia sono di Alessandra Pizzi con le coreografie e la danza aerea di Marilena Martina, una produzione Ergo Sum. Lo spettacolo tratto la Le Metamorfosi di Ovidio, è dedicato al Mito appunto, quello classico ma sempre contemporaneo.

"Mito in fabula" è un’opera popolare, un tentativo di intessere, attraverso l’arte, il racconto di storie leggendarie appartenenti a quell’articolato e variopinto repertorio che ci è stato consegnato da Ovidio nelle Metamorfosi.

Il noto attore Enrico Lo Verso ripercorre gesta dei grandi e celebri miti, restituendo al racconto la sua funzione principale: rendere immortale il pensiero e il valore della classicità.

Uno spettacolo che pesca dal passato e dalla poesia epica, per ritrovare insegnamenti e valori che oggi, a distanza di 2000 anni dalla stesura delle Metamorfosi, sono straordinariamente attuali. Se, come diceva Calvino, un classico è un libro che non ha mai smesso di dirci qualcosa, allora, nella rilettura del mito classico ritroviamo le matrici per vivere e comprendere il presente. Lo spettacolo nasce con l’intendo di avvicinare il pubblico alla lettura e alla classicità, abbattendo quella diffidenza che accompagna certe opere memorabili, ma considerate del passato.

La regia, di Alessandra Pizzi, sceglie di spogliare il mito della sua austerità e renderlo umano, mortale. Lo spettacolo rientra nella stagione Schemi del teatro di Anghiari, pensata appunto per entrare e uscire dagli schemi. Per fissare qualcosa seduti su una poltrona e riportare a casa uno sguardo diverso. Cantare e decantare, ridare un peso specifico alle parole e trovare le parole dietro un pezzo danzato. Un argine al caos e alle brutture del mondo impestato. Schemi sono storie, raccontate con tutte le possibilità, su campi incolti, asfaltati o coltivati.

Miti antichi e moderni, eterni come i nervi degli esseri viventi, sistema unico di quella elettricità poetica che ci tiene vivi. Cervelli connessi dentro un teatro che ha 235 anni.