Ventisette casi pericolosi. Sono nel ‘registro dei cattivi’

Sono monitorati dagli specialisti dell’Asl: indagini anche sui proprietari

Ventisette casi pericolosi. Sono nel ‘registro dei cattivi’

Ventisette casi pericolosi. Sono nel ‘registro dei cattivi’

"In città esiste un percentuale nel rapporto tra cani e proprietari più elevata rispetto ad altre città toscane". Radiografia che Fabio Parca, al timone del Servizio Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare della Asl, registra aprendo il dossier sugli animali mordaci. "Abbiamo un apposito registro dove vengono inseriti. Il loro monitoraggio rientra nei compiti dei nostri veterinari, ovvero eseguire controlli di carattere anagrafico, verifiche e valutazioni sullo stato di benessere degli animali e ovviamente l’attività specifica sulle malattie". Ma il dato che salta agli occhi è la relazione - strettissima - tra uomo e animale in una città dove un aretino su cinque sceglie un cane. Tra le mille tipologie, ci sono anche gli animali da difesa con un indice di aggressività elevato. Su questo aspetto, c’è una legge regionale che fissa regole chiare per i proprietari. "La norma prevede che tutti gli animali che hanno ferito le persone o si siano mostrati particolarmente aggressivi, vengano sottoposti a controlli dai nostri veterinari, sia per motivi di carattere sanitario, sia per valutare l’aggressività dell’animale e capirne la radice", spiega Parca.

Verifiche che si traducono nelle visite a casa del proprietario dell’animale per visionare le condizioni in cui il cane vive e viene gestito, con tanto di indagine conoscitiva sulla sua storia e sul tipo di rapporto che intercorre con la persona che lo custodisce.

"Durante l’iter di valutazione viene stilata una check list in cui si ricostruisce lo storico dell’animale nel suo percorso di vita e al tempo stesso la storia della famiglia in cui si trova. Alla fine, il veterinario stabilisce se l’animale viene ritenuto a rischio potenziale elevato oppure no".

Ma sei i casi di morsicature nel 2023 sono stati 77, più alta è l’incidenza delle aggressioni che non necessariamente si traducono nel ferimento di una persona. Tante segnalazioni arrivano all’Ufficio Veterinaria della Asl da parte di chi magari mentre corre nel parco, incrocia un cane che manifesta un comportamento pericoloso. Ma ad Arezzo, osserva Parca, la sinergia tra istituzioni "funziona molto bene. Lavoriamo insieme alla Polizia municipale che ha istituito una squadra dedicata alla valutazione del benessere del cane con cui siamo in contatto costante. E da parte dell’amministrazione comunale c’è sensibilità sul tema della cura degli animali nel rispetto della sicurezza dei cittadini".