
di Claudio Roselli Sono entrati nel cuore della notte da una porta secondaria sul retro della scuola, dove non ci sono le telecamere della videosorveglianza. Poi hanno spaccato una vetrata e si sono calati all’interno, distruggendo a mani nude con una raffica di pugni le lavagne interattive e altri strumenti informatici. Non contenti, si sono accaniti anche su arredi e suppellettili delle aule messe a soqquadro nella scorribanda notturna. Un vero e proprio raid, con conseguenze pesanti per gli strumenti didattici ridotti in pezzi: da una prima stima i danni ammonterebbero tra i cinquanta e i sessantamila euro. Davvero un’amara sorpresa, quella di ieri mattina, nella sede centrale dell’istituto medio superiore "Fanfani-Camaiti" di Pieve Santo Stefano, poco prima dell’inizio di quella che si preannunciava come una normalissima giornata di lezioni. Ma quanti erano i vandali di turno? Due-tre o anche un numero maggiore? I sospetti, in questa fase, si concentrano su un paio di studenti (sarebbero entrambi stranieri e uno di loro minorenne), appena raggiunti da un provvedimento disciplinare. Si tratta dell’espulsione dal convitto ma non dalla scuola. Nel frattempo i due, avrebbero alloggiato in una struttura del paese. C’è un altro particolare in questa storia, non irrilevante: pare che uno dei...