LUCA AMODIO
Cronaca

Morsa da un cane al parco. Finisce all’ospedale e la padrona va a giudizio

Il giudice di pace dovrà stabilire se c’è stata negligenza nella custodia dell’animale. La vittima fu aggredita a giugno 2024 mentre passeggiava a Castiglion Fiorentino .

L’accusa nei confronti della padrona del cane è di aver agito agito «con negligenza, imprudenza, consistita nell’omissione delle necessarie cautele nella custodia del cane, il quale, lasciato libero e senza museruola, aggrediva e mordeva» la donna. La prognosi per la vittima dell’agguato era stata di sette giorni

L’accusa nei confronti della padrona del cane è di aver agito agito «con negligenza, imprudenza, consistita nell’omissione delle necessarie cautele nella custodia del cane, il quale, lasciato libero e senza museruola, aggrediva e mordeva» la donna. La prognosi per la vittima dell’agguato era stata di sette giorni

Il cane la morse e la mandò all’ospedale: la padrona andrà a processo per lesioni personali colpose. La citazione a giudizio è fissata per il 17 giugno prossimo alle ore 9.30 davanti al giudice di pace del tribunale. Nel capo di imputazione a carico della padrona dell’animale si legge che avrebbe agito "con negligenza, imprudenza, consistita nell’omissione delle necessarie cautele nella custodia del cane, il quale, lasciato libero e senza museruola, aggrediva e mordeva" la donna, provocandole lesioni. I fatti risalgono al 19 giugno scorso, nella zona della stazione ferroviaria di Castiglion Fiorentino. Erano circa le 19 di una sera di mezza estate quando una donna, residente in zona, stava passeggiando con il proprio barboncino. Secondo quanto raccontato, un cane di grossa taglia – simile a un corso – abbaiava con insistenza nella sua direzione.

"Preoccupata – spiegò – chiesi alla proprietaria se fosse tutto sotto controllo. Lei mi disse di stare tranquilla". E invece poi la situazione si è sviluppata, nel peggiore dei modi. Pochi istanti dopo infatti l’animale era riuscito a uscire dal recinto e si era lanciato contro di lei, mordendola alla gamba e al fianco destro. "Sollevai il mio barboncino per proteggerlo e mi girai per ripararmi il viso – raccontò – ma il cane mi colpì. Fortunatamente trovai aperto il cancellino di una casa e riuscii a rifugiarmi". In quel momento, raccontò ancora la donna, il dolore era così forte da impedirle quasi di camminare, mentre le mani le si erano riempite di sangue nel tentativo di fermare l’emorragia. Le urla della vittima e i latrati del cane avevano anche richiamato l’attenzione dei residenti, che erano accorsi in suo aiuto e avevano messo in salvo anche il cane più piccolo.

Dopo una prima medicazione alla casa della salute di Castiglioni, la donna era stata accompagnata al pronto soccorso della Fratta. I medici dell’ospedale di Cortona avevano giudicato le sue ferite guaribili con una prognosi di sette giorni, prescrivendo cure antibiotiche e medicazioni quotidiane, oltre a un eventuale controllo ecografico in caso di persistenza del dolore.

La denuncia era stata presentata il giorno successivo dalla signora alla caserma dei carabinieri di Castiglion Fiorentino. Da lì era scattata l’indagine da parte dei militari dell’arma che ha portato poi alla citazione diretta a giudizio. Trattandosi di un reato di lieve entità – le lesioni personali colpose con prognosi inferiore ai 20 giorni – la competenza è del giudice di pace, chiamato a valutare le eventuali responsabilità penali.

A difendere la persona imputata sarà l’avvocato Paolo Albini, mentre la parte offesa sarà assistita dall’avvocato Bernardo Viciani. Entrambi i legali seguiranno l’udienza del 17 giugno, durante la quale verrà esaminata la dinamica dei fatti e le eventuali condotte omissive da parte della padrona del cane. Intanto la vicenda è arrivata anche al tribunale civile, sempre ad Arezzo. La questione è già stata discussa, adesso c’è da aspettare la sentenza che arriverà probabilmente entro breve. Forse brevissimo, già nei prossimi giorni.