REDAZIONE AREZZO

Una suora e tre preti portano in scena le "nuove" prediche di Savonarola

INDIGNATI Don Andrea Bigalli, don Fabio Masi, don Alessandro Santoro e suo Stefania Leda Baldini stasera al teatro di Cavriglia

Arezzo, 8 aprile 2016 - Arrivano al teatro di Cavriglia, per la rassegna Materiali In Scena, le "nuove" prediche di Savonarola. L’appuntamento è per stasera, 8 aprile, alle 21.30, quando sul palcoscenico del teatro comunale ci saranno quattro leggii e un’arpa celtica. Questa la sceneggiatura, molto essenziale, per «Indignati. Prediche di Savonarola». Sono sufficienti le potenti parole del frate che, nella riscrittura di Stefano Massini, dimostrano tutta la loro attualità, anche grazie alla voce di tre preti, don Andrea Bigalli, don Fabio Masi, don Alessandro Santoro, e di una monaca domenicana, suor Stefania Leda Baldini, che si alternano nella lettura di alcuni significativi sermoni. Nei brani scelti per l’occasione, Savonarola riflette sulla guerra, sull’Italia e sul proprio operato. Parole di una modernità sorprendente e in contrasto con quell’immagine, a tratti romanzata, che si è storicamente creata attorno alla figura del frate domenicano mandato al rogo nella Firenze del 1400. Lo dimostrano i suoi pensieri che appaiono profetici per chi li ascolta: «Oggi questa nostra è un’epoca arrabbiata, senza pari, in cui par che ognuno faccia la guerra agli altri, e che il fatto stesso di camminar per via sia un’offesa all’onore di chi passa. Siete logori d’odio, arsi dall’invidia, schierati tutti con le vostre alabarde come in attesa che un dardo vi sfiori». Parole che sembrano riferirsi a tanti tristi episodi dei nostri tempi. Uno spettacolo che fa riflettere e che contiene delle verità universali. Ad arricchire la lettura ci sono poi le sonorità riprese dalla tradizione celtica, come quelle dedicate alla danza delle stelle, e dalla musica irlandese del Settecento, accanto a una rilettura della colonna sonora de «L’ultimo dei moicani» e a originali creazioni di Whisky Trail, eseguite dal loro storico fondatore Stefano Corsi. Con il biglietto verrà regalato l’omonimo libro riscritto da Stefano Massini, con introduzione di don Gallo.