
di Salvatore Mannino
Il nuovo presidente di Confcommercio notoriamente non è Dio, che, almeno quello del cristiani, è uno e trino. In via XXV aprile, sede provinciale dell’Ascon, sta invece per arrivare una figura una e bina. Nel senso che ci sarà un numero uno e risponderà al nome di Francesco Butali, che si appresta a tornare sulla poltrona già del padre Benito, il fondatore dell’impero di famiglia, ma al suo fianco avrà un altro personaggio di spessore come Beppe Angiollni cui spetterà il ruolo di uomo del glamour, ambasciatore dell’immagine di un’associazione che vuole trascinare gli scritti fuori dalla peggiore crisi del dopoguerra.
Niente di ufficiale per carità, per quella ci vorrà il direttivo dell’Ascom che si riunirà ai primi di settembre, ma la soluzione emerge nitida dalle consultazioni di questo mese di agosto. Una coppia che non sarà neppure una coppia nel vero senso del termine, perchè uno, Butali, sarà l’operativo, con tutte le deleghe e la responsabilità della presidenza, mentre l’altro, Misrer Sugar, avrà una posizione più defilata, un po’ come quella che gli ha affidato il sindaco Ghinelli: non art director della città ma di Ascom, una sorta di arbiter elegatiarum che curerà il volto di via XXV Aprile.
A dire il vero, fino a un paio di settimana fa, si ipotizzava un vero e proprio tandem, un binomio di comando al vertice dell’Ascom, che reggesse il confronto con le presidenze del passato, a cominciare da quella di Butali senior. Poi è stato lo stesso Beppe Angiolini a fare un passo indietro, indicando il partner della coppia che era emersa da una selezione partita con una cinquina di nomi, Butali jr appunto, come il più adatto a prendersi la presidenza.
"Francesco - spiega- è il migliore per assumere una carica che richiede un impegno costante. Io ne ho gtrandissima stima e penso che farà bene. Allo stesso tempo voglio ringraziare chi ha pensato a me per questo ruolo che mi affascina e onora, ma che non posso assumermi per il tipo di attività che svolgo". Detto in altre parole, mister Sugar è uno che per il suo prestigio nell’ambiente della moda è sempre in giro per il mondo: le sfilate a Parigi, Londra, Milano e un po’ ovunque, i suoi legami con i grandi stilisti, l’accordo che lo lega a Scervino come collaboratore delle sue collezioni.
"Non sarebbe serio da parte mia - dice ancora lui - fare il presidente non operativo, uno che c’è e non c’è e non è in grado di dare all’Ascom quanto serve in termini di presenza. Ci ho pensato molto, ma credo che ritagliarmi un ruolo più defilato sia la cosa migliore. Butali è l’uomo giusto, io sono pronto a dargli una mano per tutto quanto riguarda le mie vocazioni.
Sarà comunque, anche in questa formula meno impegnativa, un vertice pesante. Francesco Butali, 64 anni, secondogenito di Benito, è insieme al fratello Alessandro alla guida di un gruppo che vale oltre 200 milioni di fatturato, come a dire uno dei giganti dell’economia aretina, con una partecipazione fondamentale in un marchio quale è Euronics. Ma anche Angiolini è ben più solido del volto glamour che appare dal suo negozio del Corso, votato a più riprese trai più belli al mondo. Dietro, infatti, c’è un’attività commerciale di cui Sugar è solo la punta dell’iceberg e che fattura una settantina di milioni, nella top 20 aretina. Il successore di Anna Lapini, che è anche presidente regionale e alla guida di fatto della Camera di Commercio, non sarà un carneade.