Uccise la madre soffocandola nel sonno: assolto perché “incapace di intendere e di volere”

L’omicidio era avvenuto il 14 ottobre 2022 a Calbenzano di Subbiano (Arezzo)

L'esterno dell'abitazione dove si è consumato il delitto
L'esterno dell'abitazione dove si è consumato il delitto

Arezzo, 1 aprile 2023 – Assolto perché incapace di intendere e di volere: è questa la sentenza emessa questa mattina dalla Corte d'Assise di Arezzo nei confronti di Manuele Andreini, 48 anni, che il 14 ottobre 2022 uccise la madre nel sonno con un cuscino a Calbenzano di Subbiano (in provincia di Arezzo). Insieme all'assoluzione per vizio totale di mente è stata disposta dalla Corte la libertà vigilata nella struttura di secondo livello che già lo ospita ad Abbadia San Salvatore (Siena), con visite settimanali mediche per accertare le sue condizioni.

Senza un motivo ma spinto da un delirio psichico, Andreini entrò nella camera della anziana madre, Assunta, 85 anni, e la soffocò impedendole di respirare con la bocca e il naso. Poi Andreini telefonò ai carabinieri: "Venite, ho ammazzato mia mamma".

La sentenza è stata pronunciata dal presidente della Corte d'Assise Filippo Ruggiero con a latere il giudice Giorgio Margheri e con i sei giudici popolari. E' stata la perizia dello psichiatra Massimo Marchi ad accertare lo stato di salute dell'imputato con la patologia di cui è sofferente. In base alla perizia, il pubblico ministero Francesca Eva ha chiesto l'assoluzione per incapacità di intendere e di volere al momento del fatto e l'applicazione della misura di sicurezza della libertà di vigilanza. Dopo la lettura della sentenza, Andreini ha fatto rientro nella struttura dove continuerà a rimanere fin quando sarà ritenuto socialmente pericoloso.