MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

Tragedia in Marocco. Il patron del club muore in vacanza . La salvezza come dedica

Marco Merli aveva 61 anni ed era il deus ex machina della Sangiovannese. La squadra, costretta a giocare, vince e conquista la permanenza in serie D. Lui era a Marrakech per il ponte e per festeggiare il compleanno della moglie. .

Tragedia in Marocco. Il patron del club  muore in vacanza . La salvezza come dedica

Tragedia in Marocco. Il patron del club muore in vacanza . La salvezza come dedica

SAN GIOVANNI VALDARNO (Ar)

Sembrava una vacanza come tutte le altre, uno stop per il ponte del 25 aprile con la famiglia, per festeggiare il compleanno della moglie Susanna. Si è però trasformato in tragedia il viaggio in Marocco dell’imprenditore sangiovannese Marco Merli, il deus ex machina della squadra che milita in serie D, stroncato all’alba di ieri da un arresto cardiaco nella camera del resort di Marrakech "Riad Dar Barbi" della valdarnese Barbara Messini.

Poco prima delle 7 si è svegliato avvertendo un malore: la moglie ha immediatamente avvertito i figli e la titolare del resort che, subito, si sono messi in moto per le prime cure al sessantunenne. Le condizioni sembravano già critiche, il massaggio cardiaco assieme alla successiva respirazione bocca a bocca messa in pratica da uno dei due figli non sono purtroppo serviti a salvargli la vita, anche i soccorritori giunti non proprio tempestivamente all’interno del locale – senza defibrillatore – non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo.

Il corpo è stato successivamente portato all’ospedale di Marrakech a disposizione delle autorità giudiziarie locali che nelle prossime ore potrebbero dare il via al suo rientro in Italia per l’ultimo saluto di un professionista molto noto e amato.

Ha, infatti, gestito assieme al padre Roberto, già vice presidente di Banca Etruria una quindicina di anni fa, una cristalleria nella frazione bucinese di Levane ma da tempo i suoi affari si erano incentrati perlopiù sul ramo immobiliare essendo uno dei principali artefici, con altri soci, della nascita di un grosso complesso abitativo a Montevarchi sorto al posto dell’ex ospedale cittadino.

Aveva poi anche altri interessi, riuscendo a ritagliare uno spazio importante anche per la Sangiovannese, di cui era già stato dirigente nell’era Caprini a fine anni ’90, e della quale è divenuto uno dei maggiori referenti dal dicembre del 2016 quando, assieme ad altri imprenditori, rilevò la società dall’ex proprietario Giuseppe Perpignano sobbarcandosi anche un ingente monte debitorio.

La società ieri aveva chiesto di non giocare ma ormai non era possibile rinviare la partita. Il club con la vittopra per 2-1 contro il Poggibonsi, si salva rimanendo in Serie D e dedica l’impresa al suo presidente. Nessuno ha voglia di festeggiare. Inoltre, attimi di paura si sono aggiunti a partita in corso per un tifoso che ha avuto un malore sugli spalti. Il gioco è rimasto fermo per undici minuti. I tifosi di entrambe le formazioni, per rispetto e anche impressionati da tutte queste vicende in poche ore, hanno seguito la partita in 45 minuti di silenzio nel secondo tempo. "Abbiamo raggiunto un traguardo desiderato da tutti - commenta il direttore sportivo Giuseppe Morandini - ma resta un giorno di dolore. La perdita del nostro presidente è troppo importante, praticamente trainava tutto lui e ora il futuro della società sarà sicuramente da riscrivere".

Nel corso di questi anni, campionato dopo campionato, la squadra è sempre riuscita ad ottenere pur tra mille difficoltà la permanenza nella massima serie dilettantistica e lui, come ruolo ufficiale, ricopriva la presidenza del Comitato Biancoazzurro, un gruppo di sportivi e appassionati che finanziava proprio la vita quotidiana del sodalizio locale.