Torna la campagna "Te mi piaci poco" Come gli anziani possono evitare le truffe

Torna la campagna "Te mi piaci poco"  Come gli anziani possono evitare le truffe
Torna la campagna "Te mi piaci poco" Come gli anziani possono evitare le truffe

"Suo figlio ha causato un incidente deve pagare per non farlo andare in carcere". Hanno un po’ tutte la stessa "faccia", odiosa, le truffe che corrono lungo la linea telefonica e vanno a colpire soprattutto i più anziani. I più vulnerabili, talvolta meno informati. La campagna di Comune e Prefetto, che riparte dopo il successo di "Te mi piaci poco" ha proprio lo scopo di scongiurare questo. Vuole informare per non far cadere nella rete delle truffe, sempre più frequenti. Ieri nel Palazzo del Governo è stato firmato un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani, sottoscritto dal prefetto De Luca e dal vicesindaco Tanti. Torna, quindi, la nonna tutta aretina di "Te me piaci poco", con un progetto che prende spunto dalle azioni già effettuate e dalle richieste raccolte dei cittadini. Supportato da una campagna di comunicazione dedicata, di cui è parte rilevante la diffusione di materiali informativi nei centri unici di prenotazione della Asl, studi medici, mercati settimanali e locali, centri commerciali, supermercati, uffici postali, banche, il personale dello staff comunicazione del Comune e della Polizia Municipale sarà presente a sabati alterni, con un apposito gazebo, al mercato settimanale di via Giotto per incontrare gli anziani e fornire loro gli strumenti giusti per conoscere, prevenire ed affrontare meglio una situazione di pericolo. Obiettivo del progetto è, infatti, quello di informare gli anziani sulle varie modalità con le quali vengono attuate truffe e raggiri nei loro confronti e indicare loro le accortezze e i comportamenti da adottare nei casi di difficoltà, e ogni volta che temono di essere in pericolo, nella consapevolezza di poter contattare, il 112 per avere una risposta immediata e risolutiva.

Gaia Papi