Tassini mette la quarta "Al lavoro dopo la festa" Gragnoli: "Perché ho perso"

Il trionfo del centrodestra a Laterina Pergine e le prime mosse del sindaco. Intanto il candidato sconfitto spiega la delusione emersa da Ponticino.

Tassini mette la quarta  "Al lavoro dopo la festa"  Gragnoli: "Perché ho perso"

Tassini mette la quarta "Al lavoro dopo la festa" Gragnoli: "Perché ho perso"

di Francesco Tozzi

"Fin dal primo giorno sapevamo che la sfida sarebbe stata in salita". Dopo 24 ore di silenzio, è Michele Gragnoli, il candidato sconfitto, a commentare il verdetto uscito dalle urne, nel day after delle elezioni amministrative a Laterina Pergine Valdarno. Una tornata elettorale che ha visto il trionfo del centrodestra, capace di distaccare il centrosinistra di oltre 400 voti e conquistare per la prima volta dal dopoguerra la guida del comune unico con il 58% dei voti. Pd e sinistra escono con le ossa rotte da questa competizione. Le trattative per costruire la lista #Insieme che si sono protratte fino all’ultimo momento utile, un sindaco uscente che si fa da parte e il nuovo candidato con meno di un mese a disposizione per fare campagna elettorale. Questi sono alcuni dei fattori che hanno condizionato la debacle dello schieramento progressista. "Per trovare la quadra abbiamo impiegato troppo tempo – ha spiegato Gragnoli – e questo è fuori discussione. Il ritardo ha inficiato anche sui tempi di individuazione del candidato sindaco e della composizione della lista. Per quanto riguarda il risultato del voto, sono deluso soprattutto da quanto emerso nella sezione di Ponticino. Sapevamo delle difficoltà che avremmo trovato in questa frazione, quello che è mancato è di nuovo il tempo, necessario per far conoscere le nostre proposte ai residenti". L’ex assessore ai lavori pubblici si è presentato con un obiettivo chiaro: garantire una forte discontinuità rispetto alle amministrazioni precedenti. Effettivamente, nessuno tra i candidati alla carica di consigliere comunale ricopriva incarichi di governo nella giunta guidata da Simona Neri, ma ciò non è bastato a dare l’idea di un cambiamento radicale. Oltre alle difficoltà in ambito locale, Gragnoli ha affermato di essere stato penalizzato anche da un sentimento diffuso tra gli elettori che ultimamente non premia i candidati di sinistra: "C’è poi da considerare un trend nazionale che da alcuni anni non favorisce il centrosinistra e credo che anche questo aspetto abbia influito negativamente sulla nostra campagna. Vigileremo – ha aggiunto – su ogni singolo atto che la maggioranza porterà all’attenzione del Consiglio e sfrutteremo i prossimi 5 anni di opposizione per ascoltare ancora di più i bisogni e le richieste che arrivano dai cittadini, cercando di rafforzare il dialogo tra eletti ed elettori".

Nel frattempo proseguono i festeggiamenti in casa centrodestra per aver centrato un appuntamento storico. Il nuovo sindaco Tassini è già a lavoro per stilare i dossier a cui mettere mano nei prossimi giorni, primi tra tutti le opere pubbliche da completare avviate dall’amministrazione uscente. Aspetto non secondario, la composizione della giunta, che dovrà valorizzare le competenze e rappresentare tutti i centri del territorio. Dopo la soddisfazione di Fratelli d’Italia, che potrebbe entrare nell’esecutivo cittadino con il coordinatore Alberto Ricci, e di Silvia Chiassai per l’elezione di Tassini, i complimenti sono arrivati anche dal gruppo Patto Civico Intra Tevere et Arno e dal coordinamento delle liste civiche della provincia, a garanzia della trasversalità della lista Rinascita. "I nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo sindaco Jacopo Tassini e a tutti gli eletti. Con questa vittoria auspichiamo l’inizio di una proficua collaborazione e un lavoro comune nell’interesse del territorio e dei bisogni dei cittadini" hanno affermato i coordinatori Marco Donati e Francesco Carbini.