
I sindacati sperano in un rilancio: il rischio è che si chiuda invece un terzo delle filiali presenti sul territorio aretino, applicando alla lettera le percentuali del piano industriale nazionale. Non c’è pace per gli ex dipendenti di Banca Etruria, poi passati a Ubi e adesso in Bper, una ventina di loro sarebbero a rischio, così come 4 o 5 filiali, dopo che il Gruppo bancario ha presentato ieri il suo nuovo piano industriale 2022-2025. Che a detta dell’amministratore delegato Luigi Montani, fissa obiettivi ambiziosi e delinea una nuova fase di sviluppo per la banca. Ma il Piano coinvolgerà anche la nostra provincia? E in che modo? A rischio infatti ci sarebbero dei posti di lavoro. Lo spiega Fabio Faltoni, responsabile provinciale della Fabi la Federazione autonoma bancari italiani, il primo sindacato in Italia fra i dipendenti di banca. Qui la Popolare dell’Emilia-Romagna ha circa 130 dipendenti, è la terza banca per insediamento, dopo Intesa San Paolo e Mps, con 16 fra sportelli e punti operativi; ne ha 7 nel capoluogo, è presente in Valtiberina, molto presente in Casentino, assente dalla Valdichiana e tranne la filiale di Castiglion Fibocchi, anche dal Valdarno. Da poco tempo, fa parte del Gruppo Bper anche la filiale Carige che si trova in zona Giotto e quella di Figline Valdarno. A tremare adesso sono i dipendenti ma anche i cittadini che potrebbero rischiare di veder sparire preziosi sportelli in città e paesi.
"Limitandoci a una immediata panoramica locale del nuovo Piano Industriale, su 16 sportelli aretini quasi 5 sarebbero a rischio se le percentuali nazionali dei tagli fossero applicate alla lettera – dice Faltoni - non abbiamo l’elenco e non sappiamo se la città sarà coinvolta. Ma se guardiamo alle percentuali il taglio potrebbe riguardare una ventina di dipendenti. Speriamo che le filiali non vengano chiuse ad Arezzo e confidiamo invece che la banca rilanci. Bper dovrebbe secondo noi espandersi, come ad esempio in Valdichiana e Valdarno. Le nostre zone hanno già subìto una forte contrazione di sportelli da parte di Intesa. Auspichiamo un rafforzamento degli uffici già presenti e la creazione di nuovi comparti, favorendo l’assunzione ad Arezzo di un buon numero di giovani, fra le 1.450 nuove assunzioni ora annunciate. Ricordando che quella di Arezzo, è per Bper Banca la provincia toscana con il più alto numero di filiali e dove si trova anche l’agenzia più grande della regione, quella di Corso Italia".
Angela Baldi