LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Stragi naziste, scatta la class action. "In aula per inchiodare la Germania"

Il sindaco Sanni : "Tante persone con noi. Puntiamo a ottenere il sigillo di un giudice sui responsabili"

Il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni durante una delle commemorazioni della strage nazista di Cavriglia, il 4 luglio 1944

Il sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni durante una delle commemorazioni della strage nazista di Cavriglia, il 4 luglio 1944

Cavriglia (Arezzo), 6 ottobre 2023 – «Tante persone saranno con noi in questa class action contro la Germania per ottenere, finalmente, un riconoscimento da parte della giustizia". È pronto a portare davanti a un giudice il dramma e le ferite, mai sanate, della sua comunità. Per questo Leonardo Degl’Innocenti o Sanni ha dato appuntamento di buon mattino ad assessori e cavrigliesi sul binario della stazione che porta a Firenze. Il treno delle 9,12 raccoglie speranze, ricordi e sofferenze.

In tribunale si apre il processo contro la Germania per l’eccidio di Cavriglia (Meleto e Castelnuovo): centonovantadue morti trucidati il 4 luglio 1944 dopo un rastrellamento durante la rappresaglia contro i partigiani. A quasi ottant’anni da quel giorno che ha ribaltato vite e futuro di famiglie, figli, nipoti, la comunità chiede giustizia e punta ad ottenere, proprio dalla giustizia, il riconoscimento delle responsabilità della Germania.

«C’è stata una bella risposta alla mia richiesta di mobilitazione. Molti saranno in treno con noi, altri ci attenderanno direttamente davanti al palazzo di giustizia", dice il sindaco consapevole come del resto i familiari delle vittime che "la chance di un risarcimento economico sia molto bassa perché la strage di Cavriglia non è passata in giudicato e perchè l’accesso ai fondi Pnrr è legato a una sentenza. Tuttavia, l’aspetto che più mi inorgoglisce è la sensibilità delle persone e la loro determinazione a partecipare affinchè siano riconosciute le responsabilità dei tedeschi", osserva il primo cittadino. In questo processo il Comune si è costituito parte civile insieme alla Regione.

Non è una questione economica, oltretutto il processo per l’eccidio di Cavriglia rientra nelle opzioni di indennizzo previste da un fondo nazionale con un "tesoretto" di sessantuno milioni di euro per tutte le stragi che i nazisti hanno perpetrato in Italia. Non è una questione economica, la gente di Cavriglia lo sa; è piuttosto la richiesta di un "sigillo" da parte dello Stato italiano, attraverso il passaggio giudiziario, delle colpe che ricadono sui militari nazisti che trucidarono quasi duecento civili inermi. "Se avrò l’opportunità, in aula davanti al giudice, racconterò la storia di ciò che ha vissuto la nostra comunità e le ragioni per le quali siamo arrivati fino a questo punto".

Oggi a Firenze si riapre un capitolo doloroso per centoventi persone e un’intera comunità che da ottant’anni ha cura della memoria e combatte l’oblio.